Il “Vaccariello” – Specialità formiana e del golfo

Non sono poi molte le tradizioni gastronomiche veramente tipiche della nostra zona. Piatti semplici e mutuati dalla tradizione contadina o marinaresca costituiscono la base solida della nostra offerta gastronomica.

E proprio quando si pensa di conoscere tutto del proprio paese, ecco spuntar fuori il passato che ha sempre da insegnarci qualcosa.  Mi trovavo, in un disincantato sabato pomeriggio, a passeggio a Formia presso via Vitruvio, mi fermo a prendere un caffè al Bar Troiano. L’occhio mi cade su di un cartello “Il Vaccariello”.  Chiesta spiegazione ad Alfonso, titolare del Bar, mi mette al corrente della storia di questa specialità salata. La ricetta è molto semplice, nasce da prodotti poveri, che tutti potevano reperire in casa.  La base è la farina di mais, mescolata a olio extra vergine di oliva, olive di gaeta, alici salate, peperoncino, foglie di alloro tritate. Si impasta con poca acqua e si formano delle pagnottelle di forma un po’ allungata e si poggiano, infine, su una foglia di alloro fresca che, anticamente serviva per poterli infornare agevolmente e non farli attaccare al forno.
I pescatori formiani li portavano con loro, per mare, come pasto giornaliero e li consumavano con un buon bicchiere di vino. Le famiglie più agiate aggiungevano anche altri ingredienti, come uvetta passita, pinoli o del vino bianco.
Grazia alla curiosità di Alfonso Troiano che ha preso informazioni presso alcune anziane del posto come la Signora Sofia, il forno Cicione ed il forno dell’indimenticabile Rosalia in Via Abate Tosti (altro luogo dove ancora si producono), oggi possiamo riappropriarci di una tradizione che stava scomparendo. Sperando che nel futuro si possa organizzare una sagra o qualsiasi altra attività volta alla scoperta di questo piatto tutto locale, ci gustiamo un bel vaccariello accompagnato da un bicchiere di vino rosso e vi rimandiamo all’assaggio.

Daniele Iadicicco
Foto ed informazioni sono state fornite dal Bar Troiano – Formia

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