di Daniele El. Iadicicco
Una memoria storica che rischia di perdersi, come tante altre, quella relativa ad un titolo personale che i Vescovi Gaeta hanno portato per cinque secoli. Non tutti sanno difatti che il Vescovo di Gaeta gode del titolo personale di Barone della Villa di San Vito di Monticelli. Questo antico titolo deriva dalla soppressione della Diocesi di Fondi.
L’ultimo Vescovo di Fondi fu mons. Gennaro Vincenzo Tortora, vescovo dal 1792 al 1814. La diocesi fu soppressa il 27 giugno 1818 da papa Pio VII e la quasi totalità del suo territorio incorporata nella diocesi di Gaeta. In eredità passò, come detto, anche il titolo di Barone della Villa di San Vito.
Scrivono Angeloni e Pesiri nell’ “Apprezzo dello Stato di Fondi fatto dalla regia camera nell’anno 1690” del 2008 : “La Villa Sancti Viti deve il nome alla cappella omonima, oggi scomparsa, citata in documenti del IX e X Secolo. Il piccolo abitato nella valle di San Vito ai piedi della collina di Monticelli (oggi Monte San Biagio) nel XIV secolo apparteneva ai vescovi di Fondi, che portarono il titolo di Barone di Villa San Vito. Secondo la tradizione intorno al 1536 la contessa di Fondi Isabella colonna in conflitto il vescovo Giacomo Pellegrino fece distruggere il borgo”.
Il passaggio del titolo non fu solo simbolico, i Vescovi di Gaeta lo utilizzarono ufficialmente per almeno un secolo. Troviamo traccia del titolo di Barone per i tre Vescovi che si sono susseguiti a partire dal 1827, ossia dal Vescovo Luigi Maria Parisio (1827-1854 ), dal Vescovo Filippo Cammarota (1854 – 1876 ) e dal Vescovo Nicola Contieri (1876-1891). Tutti e tre i succitati Vescovi firmarono alcuni loro documenti anche con il titolo di Barone. L’utilizzo fu comunque comune per tutti i Vescovi seguirono sino al Vescovo Dionigio Casaroli (1926-1966).
A meno che non ci sia stata nel frattempo qualche legge ecclesiastica / canonica che abbia abolito questi titoli, da oggi potremmo titolare anche il nostro Arcivescovo Luigi Vari con il titolo di Barone di Villa San Vito di Monticelli.
