Storie di Famiglia: Gli Aja

Cognome forse più unico che raro in Italia, troviamo gli Aja dimoranti a Gaeta nel XVIII secolo.

Gli Aja di Gaeta erano di origine francese. A Gaeta troviamo un Pietro Aja marito di Anna Maria Caporiccio censito già a metà 700. Ebbe diversi figli ma con sola discendenza fem

Cognome forse più unico che raro in Italia, troviamo gli Aja dimoranti a Gaeta nel XVIII secolo.

Gli Aja di Gaeta erano di origine francese. A Gaeta troviamo un Pietro Aja marito di Anna Maria Caporiccio censito già a metà 700. Ebbe diversi figli. Eloisa (morta il 15 ott 1825); Vincenzo 1733- 1831 ( a sua volta ebbe una figlia Marianna 1786-1836); Maria Saveria Aja sposata con Carlo Candida ed Isabella.

Lo stemma Licciardo

Isabella (morta il 24/3/1786) sposò il gaetano Francesco Licciardi (Licciardo) morto il 7/7/1809. Da questa unione nacque Tobia Licciardo. Questi si trasferì a Maranola e seguendo l’esempio del padre sposò una straniera, Maria Maddalena Antonia Plonchenstainer, nata a Maranola ma da genitori austriaci.

Altri componenti di questa famiglia li troviamo a Napoli sempre tra il XVII ed il XVIII secolo con le varianti de Aya, dell’Aya, d’Aya.


La famiglia Aja è molto rara anche in Francia, alcuni ceppi sono presenti nei pressi di Palau Del Vidre (Pirenei Orientali) a soli 20 chilometri dal confine Spagnolo. Questo perché il ceppo originario viene dalla Spagna ed è più diffuso (sia in Francia che in Spagna) con la variante AYA.


Il Cognome è di origine toponomastica. Aya è un piccolo paese in Navarra. Le sorti dei paesi baschi tra Francia e Spagna nei secoli spiegano la migrazione della famiglia tra questi due paesi.

Il Primo a utilizzare questo cognome fu Juan de Aya, appartenente alla famiglia Azcue, dimostrò pur adottando il cognome Aya la propria nobiltà del 1500. Aya si trova ai piedi del Monte Pageotas, a nord della provincia di Guipúzcoa.

Gli stemmi di famiglia, di cui si conosce solo la blasonatura sono due: Il primo “In argento, una fascia a scacchi oro e azzurro”; Il secondo: D’Oro, alla pianta di mora, al naturale, fruttata di rosso. Lo stemma qui proposto è invece quello della cittadina di Aya in Navarra.

Daniele E. Iadicicco

Si ringrazia per la collaborazione Robert Palmaccio di Marsiglia.

Città:,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *