L’Arciduca di Milano a Formia

Ormai è chiaro che l’elenco degli ospiti più o meno illustri della città di Formia non ha fine. La città si erge così a “salotto buono” di ingresso del Regno delle Due Sicilie per chi veniva da fuori. Al contrario spesso è servito come ultimo riparo all’interno del regno di Napoli per chi compiva viaggi in Italia o nel resto d’Europa.

Ed è così che questa città, oggi malamente e poco conosciuta, ha visto passare ed ha potuto ospitare Re, Regine, Imperatori e finanche Papi.

Una storia nella storia la merita la famiglia imperiale austriaca. Sia l’Imperatore Francesco I che la famigerata conserte Maria Teresa, avevano fatto visita a Formia in un loro viaggio a Napoli. Così come loro, molti dei loro figli, quasi tutti divenuti regnanti, avevano avuto modo di soggiornare in città.

Una su tutte la Regina Maria Carolina, regina di Napoli, che aveva scelto Formia addirittura per il suo primo pranzo nuziale, appena arrivata nel Regno. Leopoldo II fu a Formia per chiedere la mano alla figlia del Re di Napoli e poi in esilio nel 1848. Maria Amalia, sposata con il Duca di Lucca, già re di Etruria, furono a Formia prima di andare a Napoli per il capodanno del 1825.

Oggi dagli archivi viene fuori la storia del viaggio di un’altro figlio della coppia imperiale. E’ il 26 gennaio 1780 e gli Arciduchi Ferdinando e la moglie Maria Beatrice d’Este, arrivano a Formia diretti a Napoli.

Come di consueto la città viene usata come luogo di accoglimento nel Regno. Il Conte di Lamberg, ministro plenipotenziario dell’Austria, da Napoli si porta a Formia, dove accoglie gli Arciduchi. Ferdinando, oltretutto Governatore di Milano (per questo chiamato pure erroneamente Arciduca di Milano), sosta a Formia e dopo un riposo parte alla volta di Napoli.

Schegge di storia che danno però un quadro chiaro del ruolo centrale che la piccola Mola di Gaeta aveva all’epoca. Dopo un viaggio tra paludi e campagne arrivare a Formia con lo spettacolo del Golfo doveva senza meno lasciare stupiti gli ospiti, rendendo il posto perfetto per accoglienze così importanti.

Daniele E. Iadicicco


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