A seguito degli ultimi eventi criminosi che hanno segnato e deturpato, il nostro patrimonio naturalistico ambientale dei Monti Aurunci, mandando in fumo centinaia e centinaia di ettari di macchia mediterranea , mi sembra doveroso richiamare l’attenzione di tutti gli Enti di ogni ordine e grado e a qualsiasi livello, per aprire un tavolo di confronto e sana riflessione sul problema della tutela e della salvaguardia di questo importante territorio .
In primis l’amministrazione comunale , il Sindaco Villa e l’intero Consiglio Comunale devono farsi carico di queste tematiche, nella consapevolezza che i primi custodi che devono preoccuparsi della protezione di questi monumenti ambientali , devono essere le amministrazioni con provvedimenti seri, con impegni di risorse volte a favorire la prevenzione ed interventi di pulizia e presidi di vigilanza che sappiano scongiurare i propositi delittuosi di malintenzionati .
Favorendo così nella cittadinanza , la crescita rispettosa e civile del bene comune e prezioso delle nostre montagne .
Un confronto costruttivo con gli altri comuni facenti parte de Parco Regionale de Monti Aurunci e non in ultimo la Regione Lazio che brilla per inadempienza, per condividere scelte di politiche ambientali che rispondano ai territori in maniera reale e concreta . Non possiamo continuare a pensare che la lotta agli incendi boschivi debba passare solo ed esclusivamente , nella predisposizione di disponibilità di mezzi aerei o di terra, solo per spegnere il fuoco . Perchè a quel punto il danno è ormai avvenuto ed è irreparabile . Dobbiamo creare le condizioni necessarie per intervenire in tempi rapidi .
Non è più procrastinabile la discussione e l’approvazione del Piano di Assetto del Parco degli Aurunci da parte della Regione Lazio , sono trascorsi venti lunghi anni dal giorno dell’istituzione questo territorio continua ad essere mortificato, dove l’unica regola e risposta è quella del NO .
Siamo qui a chiedere però , l’intervento immediato ed urgente sollecitando agli uffici comunali competenti , il monitoraggio del tratto della Via Redentore che collega Maranola con la valle di Gegne , in particolare in località ” Giardinello ” , dove il carbonizzarsi della superficie ha reso le aree percorse dal fuoco fragili ed instabili sopratutto nelle zone dove i pendii sono più ripidi, dove la vegetazione aveva realizzato quella rete naturale di contenimento dei massi e delle rocce .
Elementi questi che oggi rappresentano uno stato di pericolosità viaria , per la pubblica incolumità , poichè temiamo che con le prossime prime piogge sopratutto se torrenziali, possono provocare distacchi di pietre che sono già precarie e invadere così la sede stradale . La sicurezza dei cittadini vale molto più di tante altre iniziative .