A Itri lo scrittore Sardo Rino Solinas

di Orazio Ruggieri

Invitato ad Itri dal Sindaco Fargiorgio lo scrittore sardo Rino Solinas
Potrebbe essere il suggello dei tentativi di riappacificazione tra le due comunità dopo i fatti del 1911

Itri: Da qualche giorno le cronache “continentali” e quelle più specificatamente itrane e pontine hanno rivolto la loro attenta analisi al “parto” di un’opera che, impostata come romanzo narrante il tenero rapporto sentimentale tra due giovani, Angelina, originaria dell’Italia peninsulare, e Cicutenne, orgoglioso figlio di quella gente sarda, da sempre fiera, laboriosa e coerente, ripropone una rilettura dei dolorosi fatti del 1911 allorché, a Itri, si verificarono tragici scontri tra la gente del posto e gli operai sardi chiamati nella zona per la costruzione della galleria ferroviaria nel tratto Roma-Napoli, via Formia. A 108 anni da quei gironi dolorosamente caldi, dopo una escalation di accuse, controaccuse, rivendicazioni di innocenza e proclami additanti colpe alla parte avversa, Rino Solinas, una versatile mente creatrice di pregevoli iniziative utili alla collettività e, soprattutto, onestamente ispirato alla vocazione della documentazione empiricamente acquisita dai documenti e dalle testimonianze dirette, ha ricostruito i tempi e le ansie di quando gli uomini cessarono di essere tali per cedere lo scettro di esseri ragionevolmente pensanti agli animali. E lo ha fatto con una obiettività rara. Con Solinas che, va subito detto, non sorvola sulle colpe e che non omette di riportare la gravità della vicenda ma che non emette sentenze che additano unilateralmente le colpe agli uni e l’innocenza agli altri, è nato un nuovo filone sulla letteratura fiorita sui fatti del 1911. Basta nel ricercare la vendetta, la rivincita, la cosiddetta “revanche”, cioè la stessa rabbiosa voglia di rifarsi covata nell’animo dei Francesi dopo che l’organizzata Prussia del Bismarck, nel 1870, ridusse in poltiglie la cortigianeria imperiale di una Francia eternamente alla ricerca di una “grandeur” sempre tanto vanesia e rinnegatrice dei valori tanto predicati o di “Liberté, Égalité, Fraternité”. A parte il fascino coreografico che ha contornato la cerimonia di presentazione avvenuta presso il teatro “Nelson Mandela” di Santa Teresa Gallura (la preposizione “di” è una superfetazione letteraria di erronee didascalie ), resta la meravigliosa lezione di scrupolosa attenzione ai documenti.

   Rino Solinas

Solinas usa scrupolosa ed empirica tecnica documentativa e supporta il tutto con una onestà mentale. Insieme alla valutazione dell’obiettività della ricostruzione storica che vuole rappresentare, soprattutto, un verso la riappacificazione totale e definitiva tra Sardi e Itrani, ad aumentare l’interesse verso l’opera e la figura del Solinas, interviene anche la notizia che il sindaco di Itri, l’avv. Antonio Fargiorgio, ha invitato, in occasione della stagione culturale estiva 2019, l’autore del romanzo “Le campane suonarono a stormo” a presentare di
Avv. Antonio Fargiorgio

persona la sua opera a Itri. Ecco allora perché le due comunità, quella sarda e quella itrana stanno vivendo questo encomiabilissimo sforzo collettivo per far risplendere nella pienezza dei suoi colori quell’arcobaleno di riappacificazione che trova le sue due basi di appoggio in terra sarda e a Itri.

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