In ricordo di LINA PALERMO DEGLI UBERTI

Il 18 marzo 2021, giorno dell’anniversario della morte di S.M. Umberto II, si è spenta a Casale Monferrato, alla veneranda età di 91 anni, la nobile Lina Palermo degli Uberti, Contessa di Cavaglià. Oggi l’Italia è una Repubblica che non riconosce la nobiltà, ma essa nonostante questo, mantiene ancora intatto il suo prestigio. Se il Paese è una meta turistica apprezzata in tutto il mondo e vanta così tante bellezze, alcune delle quali inserite dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, è proprio grazie ai nobili, i quali nei secoli hanno fatto edificare splendidi palazzi e residenze. Molte delle quali sono ancora di loro proprietà e sono tenute in modo impeccabile. Alcuni aristocratici hanno dato il nome a delle regioni geografiche, come la famiglia Roero o hanno dato impulso a culture che rendono l’Italia famosa in tutto il mondo, come nel caso di Giulia Falletti di Barolo, la quale si dedicò al perfezionamento della coltivazione e della vinificazione del celebre vino Barolo e delle uve Nebbiolo, valorizzandone ulteriormente la qualità. L’aristocrazia donò molto denaro ai poveri e fece numerosissime opere di bene; anche in questo caso va ricordato quanto compiuto da Giulia Falletti di Barolo, la quale fondò numerose scuole per ragazze in difficoltà. Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni all’Opera Barolo. Clementina Carron di San Tommaso lasciò invece in eredità Villa San Tommaso sita in Buttigliera Alta alle suore dell’Ordine delle Religiose del Sacro Cuore, affinché si occupassero dell’istruzione delle giovani ragazze. La Contessa Vittoria Valperga di Masino, Marchesa di Caluso, a rischio della propria incolumità, durante la Seconda Guerra Mondiale accolse al Castello di Masino molti rifugiati, tra i quali alcuni illustri capi del Cln torinese. Numerosi aristocratici ancora oggi sono coinvolti in opere di bene, anche attraverso prestigiose istituzioni, come il Sovrano Militare Ordine di Malta. Tra questi il Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini Garofoli, delegato dell’Ordine per la Lombardia.

Da sin Alfredo degli Uberti con Lina Palermo degli Uberti

LINA PALERMO DEGLI UBERTI Lina Palermo degli Uberti nacque nel 1929 a San Vito Chietino, un comune italiano ubicato nella provincia di Chieti, in Abruzzo. La sua storica famiglia è originaria della città di Ortona, ma si era trasferita a metà del secolo XVII a San Vito Chietino.

La defunta vantava un albero genealogico ricco di illustri personaggi: la famiglia materna di Gabriele d’Annunzio, Principe di Montenevoso; Carlo Altobelli (1857-1917), avvocato e uomo politico; Tommaso Nobile, carbonaro esiliato per i moti del 1821; Filippo della Fazia, capo della popolazione di San Vito ed oppositore alla invasione francese, che fu condotto a Napoli e ghigliottinato; eroi della prima guerra mondiale quali suo zio Rocco Palermo, che figura fra i caduti della città di San Vito Chietino e l’ingegnere civile Nicola della Fazia, che negli anni Cinquanta del secolo scorso progettò il famosissimo ponte “Giovanni da Verrazzano” di New York. Lina durante la Seconda Guerra Mondiale, insieme alle sorelle Anna e Giuseppina studiò in diversi collegi, tra i quali l’Istituto delle Suore di Carità, dette di “Maria Bambina” a Milano. Giunta a Casale Monferrato, conobbe il nobile Alfredo degli Uberti, Conte di Cavaglià. La coppia si sposò nel 1954 e fu sempre molto legata all’antica capitale del Marchesato del Monferrato. Alfredo degli Uberti, rivitalizzò lo “Studium”, l’Accademia di Casale e del Monferrato per l’Arte, la Letteratura, la Storia, le Scienze e le Varie Umanità, prestigiosa istituzione fondata nel 1476 da Guglielmo VIII Paleologo, Marchese di Monferrato dal 1464 al 1483. Alfredo fu prorettore dell’Accademia dal 1980 fino alla sua morte avvenuta nel 2007. Oggi l’incarico di prorettore è ricoperto dalla nuora, la dottoressa Maria Loredana Pinotti, mentre quello di Presidente del Senato Accademico è ricoperto da S.A.R. la Principessa Maria de las Nieve di Borbone di Parma. Oggi l’Accademia organizza numerose conferenze, produce pubblicazioni scientifiche ed insieme a Famiglie Storiche d’Italia conferisce tre importanti premi: il Premio Internazionale Infante Don Alfonso Duca di Calabria, il Premio Internazionale Otto d’Asburgo ed il Premio internazionale Maria Teresa di Borbone Parma. Alfredo fu anche priore della Veneranda e Nobile Arciconfraternita dei Santi Apostoli fondata nel 1460, e riservata un tempo ai membri del Consiglio Nobile di Casale Monferrato. Dal loro matrimonio nacquero Pier Felice e Loredana.

LE ONORIFICENZE DI LINA PALERMO DEGLI UBERTI Pur non amando la mondanità, Lina ottenne prestigiose onorificenze quali: Dama di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ramo Spagna, concessa direttamente da S.A.R. l’Infante don Carlos di Borbone Due Sicilie, Duca di Calabria; Gran Croce dell’Ordine di San Michele dell’Ala, e Dama On. dell’Ordine dell’Immacolata Concezione di Vila Viçosa, concesse da S.A.R. Duarte Pio di Braganza, capo della Casa Reale del Portogallo. Per le sue opere benefiche ricevette la Gran Croce della Croce Rossa del Congo e la Gran Croce della Croce Rossa della Repubblica della Costa d’Avorio. Paul E. Patton, Governatore del Kentucky dal 1995 al 2003, le concesse il titolo onorifico di Kentucky Colonel, il più alto titolo onorifico che viene concesso dallo Stato americano. La defunta appartenne inoltre a prestigiose associazioni nobiliari quali l’Unione della Nobiltà d’Italia, divenuta nel 2003 Famiglie Storiche d’Italia e venne ricevuta nella Real Asociación de Hidalgos de España, un’associazione che raggruppa gli aristocratici del Paese iberico. Le esequie si sono svolte nel Duomo di Casale Monferrato con la presenza del Labaro dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon delegazione di Alessandria. Riposa nella tomba di Famiglia nel cimitero di Casale Monferrato San Germano.

PIER FELICE DEGLI UBERTI Pier Felice, figlio di Alfredo e Lina, porta oggi i titoli di Conte di Cavaglià, 15° Barone di Cartsburn, Signore di Benham Valence e Cavaliere di Gran Croce di Giustizia dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio. È un esperto di araldica, diritto nobiliare e delle altre discipline documentarie della storia, il cui talento è riconosciuto in tutto il mondo. Su queste tematiche nella sua carriera ha pubblicato più di 30 libri e quattrocento articoli di carattere scientifico in varie riviste nel mondo. È presidente della Confederazione Internazionale di Genealogia ed Araldica, istituto che raccoglie le più importanti organizzazioni internazionali di genealogia ed araldica del mondo, della Commissione internazionale per gli ordini cavallereschi, i cui principi vengono utilizzati dal Ministero degli Affari Esteri per l’autorizzazione all’uso in base alla legge 3 marzo 1951, n. 178 degli Ordini Preunitari e dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano, nonché promotore dell’Associazione Famiglie Storiche d’Italia. Grazie al forum I NOSTRI AVI, da lui ideato, ognuno di noi può apprendere qualcosa di scienze documentarie della storia e gli appassionati di queste tematiche possono incontrarsi virtualmente. Fondatore e direttore responsabile delle riviste Nobiltà e Il Mondo del Cavaliere, ha ricoperto la carica di consulente di genealogia e storia di famiglia dal 2004 di RAI International e poi di RAI Italia. Dal 2013 è consulente per le ricerche genealogiche di RAI COMMUNITY, fornendo consulenza ai discendenti degli italiani per ottenere la Cittadinanza Italiana. Sua moglie Maria Loredana Pinotti, Console on. del Portogallo nella Repubblica di San Marino è la curatrice del Ballo dei 100 e non più 100, un evento risalente al Piemonte risorgimentale, che veniva organizzato a metà quaresima a Casale Monferrato. Vi partecipavano un massimo di 199 persone, a quel tempo scelte fra non più di 100 della nobiltà e non più di 99 della borghesia. Questo evento, che si tiene a Palazzo Gozzani di Treville, sede dell’Accademia Filarmonica, è diventato di fama mondiale ed ogni primavera attira nella cittadina teste coronate e nobili provenienti da tutto il mondo. L’evento gode dell’Alto Patronato di S.A.R Duarte Pio di Braganza, Capo della Casa Reale del Portogallo, delle LL.AA.II.RR. le Arciduchesse Walburga, Monika, Margarete e Johanna d’Asburgo e di S.A.R la Principessa Elia degli Albanesi. DI ANDREA CARNINO

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