I Monicelli: da Govérnolo ad Ostiglia sino al grande Mario

La nostra storia inizia a Govérnolo, attualmente frazione del comune di Roncoferraro in provincia di Mantova. La nostra storia ha inizio nei primi anni del 1700.

Tra gli anni dieci e venti di quel secolo nasce in questo piccolo borgo, ove nel 452 Papa Leone I incontrò il famigerato Attila, Francesco Monicelli.

Se vi state chiedendo se questo nome c’entra qualcosa con il grandissimo regista Mario Monicelli la risposta è affermativa. Francesco è infatti il sestavolo di Mario.

Francesco sposa Barbara Bonetti ed insieme mettono su famiglia dando alla luce almeno due figli: Alessandro ( nel 1738) e Bartolomeo (nel 1774) che da adulto diventerà sarto.

Alessandro si trasferisce ad Ostiglia a soli quindici kilometri dalla sua città di origine e sposa Laura, ostigliese nata nel 1742 da Domenico Gambassi. Alessandro e Laura sono i quintavoli di Mario Monicelli. Alessandro ad Ostiglia fa il barcaiolo, mestiere che si tramanderà per molte generazioni. La sua vita fu lunga per l’epoca, morì infatti l’11 di aprile del 1814 a settantaquattro anni.

Da Alessandro e Laura nacque Felice Monicelli nel 1762. Felice è dunque il primo dei Monicelli a nascere ad Ostiglia. Questi proseguì con il mestiere appreso dal padre facendo il barcaiolo sul Po. Crescendo sposò Cristina Italiani, figlia di Paolo, nata nel 1772. I due, quartavoli di Mario, vanno ad abitare presso la “Contrada della Chiavica”, dove il 23 di giugno del 1809 nasce il piccolo Giovanni Carlo Maria Monicelli.

La firma di Felice Monicelli e di suo Zio Bartolo(meo) Monicelli

Giovanni sposerà Lorenza Villa vivendo sempre ad Ostiglia. Ci avviciniamo a piccoli passi verso la storia contemporanea. Giovanni e Lorenza danno alla luce Tomaso Monicelli, nel 1826, bisnonno di Mario.

La famiglia è ormai solida ed ha conquistato una posizione in città. Il tempo dei Monicelli barcaioli sembra finito. Tomaso si sposa con Emilia Strinasacchi (?) e compra quella che diventerà casa Monicelli sul più centrale e prestigioso Corso Vittorio Emanuele, 74. Nel 1857 Tomaso ed Emilia danno alla luce Ettore Monicelli. Tomaso muore a 64 anni il 5/4/1890. Sull’atto di morte la sua professione è quella di “benestante”.

Ettore cresce e continuando a consolidare la posizione in città sposa il
15 dicembre del 1881 la benestante Caterina Simonelli, nata nel 1860 da Giovanni ed Emmero Rosa. Ettore e Caterina sono i nonni di Mario Monicelli.

Firma di nonno Ettore Monicelli

Da qui in poi la storia inizia ad essere più nota. La coppia infatti da alla luce, rinnovando il nonno paterno, il piccolo Tomaso.

Tomaso Emilio Luigi Monicelli nacque ad Ostiglia il 10 di febbraio del 1883. Nacque nella casa che era del nonno sul Corso Vittorio Emanuele al 74. Tomaso fu un grande intellettuale. Giornalista, drammaturgo, critico teatrale e scrittore ebbe una vita intensa sia professionalmente che privatamente. Nel 1910 Tomaso ebbe un figlio Giorgio da una relazione con Elisa Severi, attrice di teatro. Giorgio, divenuto anch’esso scrittore viene ricordato tra l’altro per aver coniato il termine “fantascienza”.

Tomaso Monicelli


Dall’unione tra Tomaso Monicelli e Maria Carreri, figlia di Adone nata nel 1894, nacquero cinque figli: Franco, commediografo (nato nel 1912), Mario (1915), Massimo detto Mino, giornalista (1919), Furio, scrittore (1922) e Giovanna (1925). Nel 1928, da una relazione extraconiugale, nacque un’altra figlia, Silvana Monicelli.

Firma di Tomaso Monicelli, papà di Mario.

I primi due figli Franco e Mario nacquero quando i due non erano ancora sposati. Tomaso fu direttore de “Il Tempo”, del “Giornale di Roma” e del “Resto del Carlino”. Morì a Roma il 25 maggio del 1946. Si suicidò con un colpo di rivoltella.

Il piccolo viandante di Tomaso Monicelli.

Come detto nel 1915, ed esattamente il 23 maggio, nasce a Roma Mario Alberto Ettore Monicelli. Mario nasce in Via della Croce al n. 56. Il resto di questa storia è davvero facente parte della storia di questo Paese. Mario Monicelli è stato un intellettuale libero prima di essere regista. Ha saputo più di tutti rappresentare vizi e difetti del popolo italiano offrendo al contempo un sorriso e mascherando tutto con una sana comicità.

I film celebri sono innumerevoli. Tra i tanti possiamo ricordare: I soliti ignoti (1958), La grande guerra (1959), I compagni (1963), Casanova ’70 (1965), L’armata Brancaleone (1966), La ragazza con la pistola (1968), Brancaleone alle crociate (1970), Vogliamo i colonnelli (1973), Amici miei (1975) e Un borghese piccolo piccolo (1977). L’ultima pellicola “Le rose del deserto” del 2006 l’ha girata a più di novant’anni.

Il regista, come pure suo padre, è morto suicida a Roma il 29 novembre del 2010. Mario Monicelli ha avuto tre figlie. Rosa Monicelli ( da Chiara Rapaccini), Ottavia e Martina Monicelli ( da Antonella Salerni).

Oggi la sua eredità è enorme. I suoi personaggi sono entrati nel linguaggio e nei modi di dire comuni della nostra cultura popolare lasciando un affresco unico del secolo scorso.

Daniele Elpidio Iadicicco

Genealogia della famiglia Monicelli

Francesco Monicelli ( 1710/1720) e Barbara Bonetti

Alessandro Monicelli e Barbara Gambassi

Felice Monicelli e Cristina Italiani

 Giovanni Carlo Maria Monicelli e Lorenza Villa

Tomaso Monicelli e Emilia Strinasacchi

Ettore Monicelli e Caterina Simonelli

Tomaso Emilio Luigi Monicelli e Maria Carreri

Mario Alberto Ettore Monicelli

Figlie e compagne di Mario: Rosa Monicelli ( da Chiara Rapaccini), Ottavia e Martina Monicelli ( da Antonella Salerni).

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