Paolo di Württemberg ed Elena di Russia a Mola di Gaeta

Mola di Gaeta (oggi Formia), si conferma essere stata il salotto di ingresso delle Due Sicilie per tutti gli ospiti in arrivo nel Regno. Sembra infinito il numero di ospiti illustri che la città ha visto soggiornare nel viaggio tra Roma e Napoli.

Prima città del Regno sull’Appia per chi veniva da Roma, non calcolando Fondi essendo considerata dai viaggiatori del tempo pericolosa per la malaria, Formia offriva un soggiorno piacevole e suggestivo. Se poi l’ospite era un capo di stato ecco che a Formia giungevano da Napoli anche ministri, ambasciatori a volte i Reali per dare qui il primo benvenuto.

Nel 1828 Napoli ospitò molti principi reali europei. Era questo un modo abbastanza intelligente ed efficace per stringere e rinsaldare rapporti diplomatici ed alleanze.

Il Principe Paolo Federico, padre della Granduchessa

Ed è così che l’8 di ottobre del 1828 giunse a Formia una comitiva del tutto speciale. Il gruppo era formato dal Principe Paolo Federico (fratello di Re Guglielmo I di Württemberg) e da sua figlia Carlotta di Württemberg, divenuta dopo la conversione ortodossa ed il matrimonio la Granduchessa Elena di Russia. La granduchessa aveva sposato Michail Romanov, ultimo figlio dello Zar Paolo I di Russia (anche sua madre era una
Württemberg) . Al loro seguito anche la piccola Granduchessa Maria, figlia di Elena, di appena tre anni. Il gruppo era intento a raggiungere Napoli per il Capodanno. Giunse da Napoli a Mola il Conte Stakelberg, inviato straordinario e plenipotenziario di Russia a Napoli, che accolse il bel gruppo, che dopo una breve sosta, riparti per Napoli.

La Granduchessa Elena, assieme al Padre ed alla Figlia, soggiornarono alla Riviera di Chiaia presso il Palazzo della Principessa Paternò. Alcuni mesi dopo, e precisamente mercoledì 25 marzo 1829 si ebbe il ritorno con lo stesso tragitto. Il conte Stekelberg riaccompagnò la Reale comitiva a Mola di Gaeta dove, dopo un breve soggiorno, sarebbero ripartiti per Roma.

Di li a qualche decennio la famiglia reale Russa, Zar compreso, avrebbe compiuto più volte questo viaggio, non mancando mai la tradizionale sosta a Mola di Gaeta.

Daniele Elpidio Iadicicco

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