Ti sfido a Duello!!! Morte a Formia in una fresca sera di Aprile

La nostra storia inizia a Roma. E’ venerdì  di una fresca sera del 24 aprile 1835. La bella società di Roma è tutta presente a Tordinona per una festa in Casa Torlonia. I protagonisti di questa storia si incontrano qui. Il primo è Don Giovanni D’Aragon figlio di Don Pietro Conte di Fitou, grande ufficiale della Marina, di origine francese.  Don Pietro, e di conseguenza il figlio, è conosciuto anche con il titolo di Duca di Cutrofiano, titolo acquisito per via matrimoniale, avendo sposato la vedova del Duca della Torre.  Il secondo personaggio della storia è un Inglese, conosciuto come St. John, grande  giocatore e riportato dalle cronache essere “un pessimo soggetto”.

Tra i due durante la sera sorgono dei diverbi, nessuno sa se nati per motivi di gioco o per eventi  pregressi. Fatto sta che la situazione tra i due degenera sino ad arrivare al culmine. I due si sfidano a duello, uno dei due è di troppo ed occorre lavare le offese con il sangue.

Se l’esito di un duello è incerto una cosa è sicura, chi compie dei duelli nello Stato del Papa viene arrestato. E non ci sono titoli o amicizie che reggano.  E così i contendenti, accompagnati da due padrini come prevedono le vecchie regole cavalleresche, decidono di battersi alla pistola, ma al di la del confine. Ma dove fermarsi per il duello? Le cronache sono incerte, parlano di “vicino Mola di Gaeta”, molte cronache non riportano affatto il luogo.

Ma come per  tutti i turisti in viaggio tra Roma e Napoli, la scelta finale è effettivamente Formia. Nello specifico il borgo di Castellone ( questo spiega la descrizione come “vicino Mola” o “poco distante da Mola di Gaeta”).

I due sparano. St. John per primo. Il Duca di Cutrofiano viene colpito ma spara a sua volta cadendo. Il suo colpo però non va a segno e così lui cade a terra coprendo il suo sangue.  E’ ormai il 25, sabato, quando Giovanni D’Aragona muore.  La conferma di questa storia, e del luogo, arrivano dai registri civili anagrafici di Formia, in cui viene effettivamente registrata la morte del giovane di  appena trentadue anni. I testimoni di questa uccisione sono  i Gendarmi a piedi Nicola Esposito e Raffaele Valente, entrambi residenti a Castellone.

La morte registrata a Formia di Giovanni d’Aragona Cotrofiano

Il giorno è Domenica 26 aprile, la notizia arriva a Napoli, annunciata dalla Marchesa Lagrue, che si trovava al seguito del Duca.    Diffusasi la notizia anche la giustizia napoletana si mette in moto, ed è così che il giorno dopo, lunedì 27 aprile, si ha notizia che sia S.t John che i suoi padrini, di ritorno da Formia verso Roma, appena messo piede nello Stato Pontificio, a  Terracina, vengono arrestati. Essendo tutti stranieri, intervengono però i ministri ambasciatori che li scortano in Roma. Tramite pressioni diplomatiche si ha il consenso della Corte di Napoli per rilasciare tutti.


Raffaele Fitou d’Aragon anche conosciuto come Tenente Generale Cutrofiano, fratello della vittima

Questa storia non finisce qui. I giornali,  le cronache dell’epoca, parlano di questo evento. La morte di un Duca di Napoli per duello  non passa di certo inosservata.  Strano è però che quasi nessun giornale riporta il nome della vittima, e lo si chiama semplicemente Duca di Cuhofiano (scritto proprio così).  Un errore, mancanza di informazioni? Forse  più plausibilmente cercare di non diffondere il nome del giovane, la cui disonorevole fine appannava l’immagine di una famiglia nota e pure di tradizione militare. Il fratello di Giovanni, Raffaele,  infatti, fece molta carriera e finì per servire l’ultimo Re Di Napoli, Francesco II,  divenendo Tenente Generale.  

Daniele Elpidio Iadicicco

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