Padre Liguori da Mola

Mola: Martedì 19 giugno, Giuseppe Liguori di trentacinque anni, registra la nascita di suo figlio.

La mamma è Mariantonia La Mattina e di anni ne ha 28. Il bambino viene battezzato un paio di giorni dopo presso la Chiesa di San Lorenzo.

la firma di papà Giuseppe

I Liguori noti per lo splendido palazzo in Via Abate Tosti sono una famiglia di possidenti, molto conosciuti in città. Una di quelle famiglie ai cui componenti viene dato il “don”, secondo l’uso spagnolo. Il ramo di Formia era forse discendente dalla nobile famiglia napoletana Liguoro o De Liguori da cui nacque anche Sant’Alfonso Maria De Liguori.

Palazzo Liguori Via A.Tosti
I Liguoro o De Liguori

Il bambino nato quel 19 di giugno venne chiamato Luigi e da adulto seguì la sua vocazione prendendo i voti. Divenne padre appartenente alla comunità dei Ciorani. Padre Luigi riuscì col tempo a diventare persino rettore della Chiesa presso Mercato San Severino SA .

L’unità d’Italia era però in agguato e così, archiviato il Regno delle Due Sicilie, il nuovo stato iniziò a far cassa acquisendo il patrimonio di molti istituti religiosi, confraternite e ordini. Promulgato il decreto di espulsione nel 1862, dei sette Padri che formavano la Comunità di Ciorani, Padre Luigi Liguori restò come rettore della Chiesa, con un vice rettore e due Fratelli Laici. Il 31 dicembre 1866 il Sindaco di Mercato Sanseverino, Sig. Palmieri, notificò alla Comunità il Decreto dell’incameramento dei beni ecclesiastici con mandato di eseguire entro 24 ore. Il Collegio passò di dominio del Demanio e padre Luigi impotente si vide sfumare il lavoro di una vita davanti gli occhi.

Non resistette a tale ingiustizia e presto impazzì fino ad essere ricoverato presso il manicomio. A nulla valsero le cure e così a soli 54 anni Padre Luigi di Mola morì al manicomio di Aversa, era il 1875.

Daniele E. Iadicicco

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