Storie di famiglia: I duchi Tosti di Valminuta

Furono da Re Carlo di Borbone riconosciuti come una famiglia di antica nobiltà ed aggregati nel 1736 alla nobiltà di Gaeta. Furono prima Conti palatini e poi nel 1880, per decreto reale, elevati al titolo di Duchi di Valminuta.

lo stemma tratto dallo “Spreti”. Il motto di famiglia era VIRTUTE RUTILAT

A Formia riscontriamo la presenza di molti membri della famiglia. A metà del 1700 senza’ltro possiamo ricordare il Magnifico Don Gianfilippo Tosti. Possedeva diversi immobili a “lo Majorino” in Mola.  Era sposato con donna Anna Felice ( o Di Felice). Aveva due figli di nome Saveria e  Camillo.  Don Raffaele Tosti, fratello di Gianfilippo, nacque a Mola di Gaeta il 26 dicembre 1672, fu fatto Vescovo di Minori nel 1717/18 e vi rimase sino al 1722.

Aveva in casa una cameriera, Angela Fraticelli, un’aiutante (serva), Olimpia Trinca, una balia,  Francesca Andreone ed un cameriere di nome Giuseppe Corona. In casa per il personale poteva contare ancora su  Carlo Salino, Gasparre Miele, Arcangelo Napolione e Benedetto Villano, tutti aiutanti e garzoni.

Palazzo Tosti alla “Straponta”

Il suo palazzo era alla Straponta (oggi angolo tra Via Tullia e Via A. Tosti). Possedeva beni sia a Formia sia a Gaeta. Era fratello del Conte Marco Tosti. In servizio presso il Re, con i reggimenti provinciali. Sua sorella era Donna Aurora Tosti, Monica professa nel Monistero di S. Martino d’Itri.

A Metà 700 c’era a Mola anche il  Dottor D. Gabriele  Tosti e l’Arciprete don Giuseppe Tosti.

Il Conte suddetto, Don Marco Tosti, nel suo testamento (dato nel 1790 al magnifico notaio Pompa di Castellone) ha inserito come obbligo al figlio di donare ogni anno alla Chiesa “sustari tre” di olio. Questo per alimentare le lampade votive a San Giovanni. Nello stesso testamento il Conte Marco ha lasciato disposizione ad Anna Di Felice (sua cognata), e morendo questa, a suo figlio ed erede Giovanni, di far dire la “novena della concezione” pagando 6.30 ducati ogni anno. Altri figli di Don Marco erano Marianna e Raffaele. Quest’ultimo divenne Vescovo di Fondi  e membro della famiglia pontificia sotto Pio IX. Fu tra i vescovi che partecipò con il Santo Padre all’incoronazione della Madonna della Civita.

Il Conte Don Giovanni Tosti aveva in possesso alcuni magazzini, di proprietà della Chiesa, in zona Strettola del Molino di Santa Caterina.  Molto devota alla Chiesa di San Lorenzo e San Giovanni anche donna Giovanna Angela Tosti.

Figlio di Giovanni Tosti, e di Maria Felicita Ruffo di Calabria dei Principi di Scilla fu Luigi.

Secondo lo storico di Formia Giovanni Bove, il soldato del monumento ai caduti di Formia rappresenta la figura del conte Luigi Tosti di Valminuta.  Il monumento fu realizzato gratuitamente dalla scultrice Australiana Dora Ohlfsen e inaugurato la domenica del 18 luglio 1926 . Luigi Tosti, fu generale di cavalleria, Cav. di Malta e gentiluomo di corte della Regina Margherita e di SAR la Duchessa d’Aosta. Sposò Maria Giovanna dei Marchesi di Forcella.

Un Telegramma da Torino del Ten.Col Calvi di Bergolo a Formia per il Gen. Duca Tosti. Curioso è il fatto che anche il Bergolo, sposando Jolanda di Savoia venne poi ad abitare a Formia nella Villa oggi facente parte il complesso “Villaggio del Sole”

Oltre che il palazzo alla Straponta i Tosti hanno posseduto il famoso palazzo di Gaeta Medievale ove fu ospitato il Principe di Galles, al seguito di Carlo di Borbone nel 1734 ed addirittura Vittorio Emanuele I in esilio con la sua famiglia. Lo stabile è tuttora esistente, seppur in rovina.

La famiglia possedette a Formia inoltre una splenda Villa con ampio parco. Si basti pensare che parte del parco è oggi il giardino pubblico “Tosti di Valminuta” a San Giulio. Sulla Villa, recentemente ripresa, è ancora presente lo stemma di famiglia seppur malamente restaurato.

La villa e lo stemma stravolto dal restauro a Formia

La famiglia si trasferì poi a Napoli, pur conservando alcune proprietà a Formia e da li si diramo anche a Roma.

Abate Tosti

Tra gli altri membri della famiglia da ricordare ci fu  Luigi Tosti (Napoli 1811 – Montecassino 1897), al quale è dedicata la strada di Formia più antica del Borgo di Mola, la Via Abate Tosti.  Nacque a Napoli e fu da giovane monaco di Montecassino.  “Studioso di cose ecclesiastiche ed esponente del neoguelfismo, ha avuto un ruolo di primo piano non soltanto nell’ambito della storiografia cattolico-liberale del XIX secolo, come peraltro attestato da Benedetto Croce, ma anche per il coinvolgimento attivo nei moti del 1848, sostenendo le idee di Vincenzo Gioberti” Fu inoltre sovrintendente generale per i monumenti sacri d’Italia.   

Via A. Tosti Formia

Don Fulco Giovanni Maria Eugenio Francesco Giuseppe Tosti, fu eletto per ben cinque volte deputato, poi senatore, del Regno d’Italia. E’  stato presidente della Banca Commerciale di Terra di Lavoro, membro del Comitato talassografico, vicepresidente della Lega Navale, delegato dell’Italia alla Società delle Nazioni e vicepresidente della Camera di commercio di Frosinone. Mauro Tosti, nato a Napoli nel 1881 fu ministro plenipotenziario.

Villa Tosti di Valminuta, miglio d’oro Ercolano

Oggi la famiglia ha cognomizzato il predicato. Ha inserito cioè all’interno del cognome il predicato nobiliare. Gli eredi della famiglia si chiamano dunque “Tosti di Valminuta”. Tale prassi è stata molto usata dalle antiche famiglie nobili al momento dell’abolizione della nobilità per non perdere i titoli storici.

Daniele E. Iacicicco

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