Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino

E’ stato presentato all’ITS A. Bianchini di Terracina il progetto “Get Ap! – Strategie per una cittadinanza globale dell’Agro Pontino” che vede impegnati diversi enti del terzo settore, già attivi nella provincia di Latina su tematiche legate alla tutela dei diritti dei più deboli. L’ente capofila è l’ONG Dokità ONLUS che si avvale della collaborazione della Caritas Diocesana di Latina, del centro di ricerche CeSPI, delle associazioni Tempi Moderni, Progetto Diritti, Articolo 24 e del Gruppo Umana Solidarietà (Gus).

Tra le realtà coinvolte nell’iniziativa insieme a Latina, Terracina, Sabaudia e Fondi anche la città di Formia che ha preso parte alla presentazione con l’assessore ai Servizi Sociali Giovanni D’Angiò.

“Il progetto è mirato a volgere l’attenzione sulla popolazione migrante presente nel nostro territorio – spiega l’assessore D’Angiò – Popolazione spesso invisibile e per ciò preda di sfruttamento. La nostra provincia è seconda nel Lazio per numero di stranieri residenti e nonostante ciò pochissimi sono i servizi pubblici informativi e di orientamento. Difficoltà linguistiche e di scambio interculturale, scarse opportunità di crescita e di non integrazione sociale. Dipendenza e sfruttamento. Sono alcuni dei temi su cui è necessario riflettere per alzare la consapevolezza sulla popolazione straniera residente”.

“Il nostro territorio – prosegue D’Angiò – è poi schiacciato tra due sacche di una vera e propria emergenza umanitaria, tra le comunità sfruttate della piana pontina e gli emarginati di Castel Volturno ed è ora che la società civile prenda coscienza della realtà e si metta al lavoro per risolvere i problemi”.

Il progetto prevede quindi di realizzare, anche nel sud pontino, interventi di formazione nelle scuole con docenti e alunni. Aprire sportelli di consulenza amministrativa e legale a favore dei migranti. Eventi di sensibilizzazione attraverso un festival itinerante su cinque città della provincia. Organizzare tavoli multistakeholder a cui diversi attori del pubblico e del privato sociale possano intervenire per evidenziare ulteriori esigenze e prospettare risposte.

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