I Fabbrizi: da Aldo a Sora Lella genesi di una famiglia romana

Una storia tutta romana quella della famiglia Fabbrizi, una storia che parte sull’isola Tiberina dove ancora oggi continua.

E’ il ventitre di agosto del milleottocentosessantanove a Roma, quando il Duca Leopoldo Torlonia, delegato dal Sindaco di Roma, registra la nascita di un bimbo. A registrarlo è il papà, si chiama Ferdinando Fabbrizi, nato nel 1836, cameriere, di trentatre anni. Ferdinando è residente in Via dell’Isola (Tiberina) al numero 14, dove il giovedì prima, 19 agosto, dichiara essere nato suo figlio. Nell’atto si trova scritto che il bambino “è nato da una unione con donna non maritata non parente ne affine con lui nei gradi che ostano al riconoscimento“. La coppia insomma non era sposata. Strano che nonostante il riconoscimento del padre, non ci sia il nome della madre. Papà Ferdinando da al bambino il nome di Giuseppe ed il proprio cognome Fabbrizi.

Nascita Giuseppe Fabbrizi

Giuseppe cresce nel cuore di Roma, ed appena adulto sposa Angela Pietrucci. Lui vetturino, lei venditrice ambulante a Campo de’ Fiori.

E’ il sei di novembre dei 1905 quando Giuseppe, come fece il padre ventisei anni prima, si reca al Comune per registrare la nascita di uno dei suoi figli. Ne ebbe in tutto sei. Lo stesso dichiara che il primo del mese, nel vicolo Grotte al numero 10, nasce suo figlio. Al bimbo viene imposto il nome “Aldo”. E’ il caso di dirlo, quel mercoledì nacque una stella. Era nato Aldo Fabbrizi.

Targa commemorativa in Vicolo Grotte 10
Atto di nascita di Aldo Fabbrizi 1905

Nessun errore Fabbrizi, proprio con due B. L’errore nasce quando Aldo inizia a far carriera come attore. Facendo i primi film di successo, per un banale errore il suo nome viene scritto Fabrizi su un cartellone e così rimase per tutta la carriera, non volendo sciupare la fortuna che stava avendo in quel momento.

Di anni ne passano ben dieci. La famiglia cresce ma ancora non era completa. Per papà Giuseppe è ora di tornare al Comune. Questa volta si tratta di una femminuccia.

La firma autografa di Giuseppe Fabbrizi, padre di Aldo ed Elena

Ventitre giugno 1915. Giuseppe Fabbrizi registra la nascita di una bambina, nata il 17 di quel mese, alle ore 12.45 in Via Santa Margherita 12. Alla bambina viene dato il nome Elena Fabbrizi,  ma da tutti sarebbe stata conosciuta come Sora Lella.  L’anno dopo per una brutta caduta Giuseppe Fabbrizi muore, lasciando la famiglia senza guida e costringendo il povero Aldo, ormai capo famiglia a cominciare a lavorare.

Atto di nascita della Sora Lella 1915

Nell’atto di nascita, a margine, viene anche riportato il matrimonio che Elena contrasse nel 1934 con Renato Trabalza. Inutile raccontare il resto di questa vicenda. La carriera straordinaria di questi due attori, simboli di Roma, ognuno a suo modo, è parte della storia nazionale.

Tomba di Aldo Fabbrizi al Verano

Aldo si spense il 2 aprile 1990. Nella sua splendida cappella al Verano sulla tomba ha fatto scrivere “Tolto da questo mondo troppo al dente”.

La Sora Lella morì invece il  9 agosto del 1993 all’età di 78. Suo figlio Aldo prima, ed i suoi nipoti oggi, portano avanti il Ristorante “SORA LELLA” sull’isola Tiberina. Li dove tutta questa storia è iniziata.

Daniele Elpidio Iadicicco

I Tartassati con Aldo Fabrizi, Totò ed un piccolo cammeo della Sora Lella
La mitica scena del “buono” con Carlo Verdone in Bianco Rosso e Verdone
Città:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *