Quell’irrefrenabile voglia di parlar male di #Formia

Purtroppo è sempre più facile per chi frequenta le giungle digitali conosciute come social network, imbattersi in decine di post, foto o video in cui si dipinge la città di Formia come sporca, mal frequentata o poco frequentata, piena di traffico, buche e qualsiasi altra oscenità urbana. Per non parlare di qualsiasi iniziativa turistica, culturale, sportiva intrapresa. Ecco che queste devono essere spulciate, analizzate, criticate e messa alla berlina circa il risultato più o meno deludente che abbiano riscosso. Tutto questo a prescindere se iniziative pubbliche o private.

Se il vento dell’antipolitica ha trasformato ogni singolo utente con il suo telefonino in reporter d’assalto, i più assidui frequentatori di questa malsana pratica sono proprio gli oppositori politici di turno. Una flotta di ex consiglieri, ex assessori, ex candidati e attuali politici di opposizione che passano il loro tempo a scovare e promuovere negativamente la propria città.

Leggano bene tutti quelli che si stanno sentendo chiamati in causa, ho parlato di “oppositori politici di turno” . Certo, perché la pratica riguarda gli oppositori del momento e non risparmia quasi nessuno.

In ogni città o sistema politico c’è chi fa opposizione, è nell’ordine naturale delle cose ma a Formia c’è qualcosa di diverso. Aver tenuto due uomini al potere per più di trentanni, sospendendo da questo discorso ogni giudizio politico su di loro, ha fatto si che si creassero guelfi e ghibellini. Rossi e neri. Sono nate e si sono annidiate bande armate contrapposte che hanno incattivito il dialogo e non hanno permesso, come in altri paesi, di andare avanti serenamente.

Lo sport preferito negli ultimi anni è paragonarsi a Gaeta, ed ai suoi crescenti risultati in campo turistico. Bhe voglio farlo io per una volta. Anche a Gaeta c’è opposizione e come in tutte le città ogni tipo di critica viene mossa al primo cittadino. Non troverete, tranne in rari casi, un gaetano disposto però a parlar male della propria città, anzi ogni cittadino è innamorato del proprio paese e ne è il primo promotore.

Per questo qualche tempo fa pensai ed organizzai il Social Day chiamato “I Love Formia” . Per tentare di far girare anche qualche foto delle bellezze cittadine. Bisogna parlare e valorizzare, promuovere ed essere testimonial della della propria città. Altrimenti a conti fatti per ogni 10 persone che amministra c’è una banda pronta di 100 oppositori ad infangare la città e questo gioco al massacro diviene la bandiera turistica cittadina. Un canale di risonanza drammatico.

Chiediamo quindi a tutti di alzare ancora il livello di attenzione nel fare opposizione politica ma di non giocare a dipingere sempre male Formia, ne va del nostro futuro.

Daniele Elpidio Iadicicco

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