Il giro d’Italia è tra le competizioni sportive più amate dal pubblico italiano. Un appuntamento a cui volentieri prestano la propria attenzione molti italiani non per forza appassionati di ciclismo.
Eppure come pure succedette cinque anni fa il giro d’Italia non gira l’Italia manco per niente. Scendendo sulla costa tirrenica sino a Terracina. Terracina proprio l’Ultimo paese a nord prima di entrare nel Sud vero e proprio. Quello delle Due Sicilie per intenderci. Facendo ulteriore tappa tra Cassino e San Giovanni Rotondo il Giro dimentica tutto il resto della Pugia, il Molise, la Calabria, La Campania e la Sicilia.
Evidentemente troppo esigui gli introiti o gli interessi per muovere questo circo per tutto il Sud. E così come regolarmente succede lo stesso viene facilmente e molto velocemente tagliato fuori, senza troppi complimenti.
A nulla valgono le minimizzazioni degli organizzatori liberi di chiamare il loro evento come vogliono e di farlo girare anche solo dentro la Lombardia ma nessuno venga a raccontare che con la nuova lega nazionale intenta a combattere gli stranieri, l’antimeridionalismo sia finito. Il giro d’Italia a ben vedere è davvero d’Italia perchè è così che questo paese programma, progetta, investe e cresce, ossia tagliando semplicemente via il sud. Fatta eccezione dei periodi elettorali in cui ancora torna utile.
Daniele E. Iadicicco
