di Daniele Elpidio Iadicicco
E’ il 6 di maggio 1945, l’ufficiale di stato civile di Formia riceve dalla direzione dell’801° ospedale da campo di Patrasso copia dell’atto di morte del soldato D’Onorio De Meo Antonio, figlio di Pasquale, della I° compagnia artieri.
Nel registro di Formia, nel 1945, chiusa la seconda guerra mondiale si tentò di registrare tutti quei morti che in tempo di guerra non si era potuti registrare ( vedi articoli sui caduti di Formia).
Una sezione a parte finale viene aperta per il soldato D’Onorio De Meo Antonio con in allegato l’atto originale di morte inviato dall’ospedale di guerra a Patrasso in Grecia. Si legge nel documento:
” L’anno 1943 alle 18 del mese di marzo nell’ 801° Ospedale di campo in Patrasso ( Grecia) è deceduto alle ore 13 e minuti 10 in età di anni 28 il soldato D’Onorio De Meo Antonio della I° compagnia artieri dell’VIII° Corpo D’A. nato a Formia provincia di Littoria il 12 /12/1914 figlio fu Pasquale e di Riccardelli Silvia – vedovo di Romanelli Antonia.
Morto in seguito a sepsied è stato sepolto a Patrasso (Grecia) Cimitero militare italiano.
Una parte dei documenti relativi a questo fascicolo è invece stato rinvenuto (si ritiene per puro errore) nel registro anagrafico di Castellonorato dello stesso anno ( si parla dei registri messi a disposizione dell’Archivio di Stato di Caserta).
Come scritto nell’atto, al momento della sua morte Antonio era già vedovo ma, partendo, aveva lasciato a casa già un figlioletto che rimase dunque orfano. Si trattava di Giovanni d’Onorio De Meo. Giovanni cresciuto in casa di alcuni zii, la famiglia De Meo, crebbe dunque con i cugini, il maestro scultore Gerardo De Meo e Antonio De Meo che come lui divenne sacerdote.
Sul sacerdote, missionario e scrittore don Giovanni D’Onorio De Meo ci siamo occupati già in passato. Finita la guerra le spoglie del soldato Antonio ebbero comunque l’onore di essere traslate da un battaglione di suoi commilitoni in Italia, da Bari e sino a Maranola dove ancora oggi riposa. Una attenzione che non tutti i caduti all’estero ebbero.
Le foto e le notizie familiari sono state fornite dal maestro Gerardo De Meo, cresciuto come fratello di Don Giovanni D’Onorio De Meo. In copertina la foto con la famiglia D’Onorio De Meo al completo.
Il nostro dovere è il ricordo. Daniele