I BERSAGLIERI TIROLESI A Formia

di Daniele Elipidio Iadicicco

Passato il periodo francese, Re Ferdinando I della Due Sicilie decise di rinforzare il suo Regno da futuri attacchi. Nel 1821 l’esercito austriaco aiutò a reprimere le sommosse nel Regno e ad esse furono assegnati tutti i compiti militari del Regno, ritenendo l’esercito napoletano troppo infiltrato dalle idee carbonare. Gli austriaci stettero nel Regno fino al 1827.

A quel punto al trono era asceso Francesco I , essendo morto il Padre. Questi licenziò le truppe austriache divenute esosissime da mantenere ed assoldò i battaglioni svizzeri.

Fin qui in due righe la storia di quell’epoca che potrete approfondire in molti resoconti o libri che trattano quel periodo.  La novità assoluta e mai censita sino ad ora è che un Battaglione austriaco fu in quegli anni di stanza a Formia.

Si trattava dei Kaiserjäger, i cacciatori dell’esercito imperiale austriaco. In particolare una parte di questa storica compagine era formata dagli storici Tiroler Schützen, i bersaglieri tirolesi. Formia al tempo (1820), viveva lo storico passaggio tra l’essere una frazione di Gaeta e vivere finalmente l’autonomia, unita nel comune di Castellone e Mola.

La città stesa sull’appia era un passaggio strategico da salvaguardare in quanto una delle prime porte di ingresso del Regno delle Due Sicilie.

Queste informazioni mai registrate sino ad ora ci pervengo dall’atto di morte di un singolo ufficiale. Il 2  di luglio del 1822 moriva a Mola Giuseppe Weight di anni 40, nato a Santa Margherita in Stiria (Austria ) di professione sottotenente del X° battaglione dei cacciatori austriaci imperiale. Testimoni di questo decesso furono Giorgio Lunewich, anni 30  “soldato del Xmo Battaglione Cacciatori tirolesi  di stazione in questo comune”; e Luigi Bachman foriere del Battaglione.

Insomma da un semplice documento di morte e dalla registrazione del mestiere dei testimoni siamo in grado di ricostruire questa storia ormai dimenticata e mai raccontata.  Non esistendo i quartieri militari di Santa Teresa e di Castellone (sorsero solo nel 1852/53) possiamo solo supporre che il Battaglione potesse stazionare presso l’ex convento di Sant’Erasmo (ex colonia Di Donato).

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