Teresa Cristina: La madre dei Brasiliani

di Daniele Elpidio Iadicicco

Nascita e Matrimonio della principessa Teresa Cristina di Borbone, figlia di Re Francesco I, divenuta Imperatrice consorte del Brasile. nei registri di San Ferdinando a Napoli.

L’atto di nascita della Principessa Teresa Cristina

Siamo nel 1822, è giovedì 14 Marzo ed il Sindaco di Napoli sta registrando la nascita di una bimba. Una attività comune se non fosse che si tratta della nipote del Re, la Principessa Cristina Teresa di Borbone. La nascita viene registrata alle quattro ed un quarto del mattino, l’occasione è il parto di SAR la Duchessa di Calabria. Quando nacque la Principessa Cristina Teresa, infatti, Suo Padre Francesco di Borbone era ancora Duca di Calabria, titolo spettante all’erede al Trono. Sarebbe divenuto Re Francesco I solo otto anni più tardi. Il nascituro è quindi registrato alla presenza di Sua Maestà Ferdinando I, nonno della bimba.

Il Sindaco di Napoli, D. Carlo di Tocco, Principe di Monteletto, si reca a Palazzo come delegato straordinario civile per la Real Casa. Alla presenza di “Sua Altezza Reale D. Francesco di Borbone, Duca di Calabria, principe ereditario del Regno, di anni 44, registra la nascita di una bambina nata dalla Sua legittima sposa D. Isabella di Borbone, Infanta di Spagna e Duchessa di Calabria, di anni 32”. Isabella e Francesco erano cugini carnali essendo entrambi nipoti di Carlo di Borbone, figli di due fratelli.
Una curiosità che a dare il nome alla Bambina, almeno secondo l’atto formale, non è il Padre ma Sua Maestà Ferdinando che “ha comandato dargli il nome di: Teresa Cristina Maria Giuseppa Gaspare Baldassarre Melchiorre Gennara Rosalia Lucia Francesca d’Assisi Elisabetta Francesca di Paola Donata Bonova Andrea d’Avellino Rita Luitgarda Geltruda Vincenzia Taddea Spiridione Rocca Matilde“. Come testimoni “per ordine di Sua Maestà sono stati presenti il Marchese don Girolamo Ruffo, segretario di Stato, Don Giuseppe Capece Minutolo, Principe di Ruoti, Capitano delle Reali Guardie, Don Trojano Marulli, Duca D’Ascoli, cavallerizzo maggiore di Sua Maestà ed il Duca Nicola di Sangro.

Atto di matrimonio per procura della Principessa Cristina e l’imperatore Pietro del Brasile

La Principessa Teresa Cristina cresce a corte, sviluppando un carattere quieto e riflessivo, Il Padre divenuto Re nel 1830, quando lei aveva 8 anni, morì cinque anni più tardi, lasciando la piccola principessa alle cure, sembra distratte della Madre.

Raggiunta l’età di ventun anni, il fratello della principessa ormai Sovrano delle Due Sicilie Ferdinando II, combina per Lei un matrimonio dal sapore internazionale. Il prescelto sarà Don Pedro Imperatore del Brasile. Un viaggio che porterà la sorella dall’altra parte del mondo ma la eleverà al rango di Imperatrice.

Medaglia celebrativa coniata per il matrimonio tra la Principessa Cristina e l’Imperatore Pietro

Il trenta di maggio del 1843, nei libri anagrafici del quartiere San Ferdinando a Napoli si registra l’ Atto solenne di promessa di matrimonio di Sua Maestà l’Imperatore del Brasile, Don Pietro di Alcantara di Braganza, rappresentato da SAR il Conte di Siracusa Don Leopoldo, con Sua Altezza Reale la Principessa del Regno delle Due Sicilie Donna Teresa Cristina Maria di Borbone. Don Leopoldo interviene in questo atto come rappresentante dello sposo, anche lui avrebbe consumato più tardi la sua esistenza all’estero. Di tendenze liberali scelse l’esilio criticando prima il fratello Ferdinando II, poi il nipote Francesco, durante il processo di unificazione italiana, facendo inoltre atto di sudditanza al Re Savoia, di cui sposò una nipote.

Tornando all’atto di matrimonio questi, come detto, fu redatto il 30 maggio del 1843. A ufficializzarlo è “Don Nazario San Felice, Duca di Bagnoli, maggiordomo di Sua Maestà (Dio Guardi) Sindaco di Napoli, ufficiale di Stato Civile designato da Sua Maestà per la Real Casa. Alla Presenza di Sua Maestà Ferdinando II e della regina Donna Maria Teresa e della Regina madre Donna Maria Isabella, vedova del fu Re Francesco I… In conformità del Sacro concilio di Trento e in conseguenza del Bene Placito Sovrano, e ricevuta dagli sposi la corrispondente dichiarazione, abbiamo registrato questo atto, alla quale per volere di Sua maestà hanno assistito come testimoni Don Giuseppe Ceva Grimaldi Pisanelli di Pietracatella, consigliere ministro di Stato, Don Antonio Sanseverino, Principe di Bisignano, Maggiordomo maggiore di Sua Maestà il Re, Don Domenico Beccadelli di Bologna, Principe di Caporeale, Cavallerizzo maggiore di Sua Maestà, Don Sebastiano Marulli, Duca di San Cesario e Don Giuseppe Giudice Caracciolo Principe di Cellammare, Cavalieri di onore di Sua Maestà la Regina.

Una piccola scorta di navi della flotta brasiliana arrivò nel porto di Napoli per portare la Principessa nel suo nuovo Paese. Il restò della storia dell’Imperatrice Cristina è scritta dalla storia. Un affetto per il popolo che le riconobbe il titolo di ” Madre dei Brasiliani”. Quattro figli ed una vita a fianco del marito non sempre felice. La Principessa portò da Napoli una enorme quantità di reperti archeologici provenienti da Pompei. Per moltissimi anni continuò a farsi mandare da Suo Fratello Ferdinando II altri reperti, proponendo scambi con arte indigena brasiliana. Come risultato si ha che alla Sua morte, avvenuta in esilio a Porto (Portogallo) il 28/12/1889, la collezione divenne pubblica ed è quella che oggi affolla il Museo nazionale del Brasile. Grazie alla Maria Teresa Collection questo Museo, devastato da un incendio nel 2018, ospita la più grande collezione di reperti classici dell’intero Sud America.

I suoi resti tornarono in Brasile solo nel 1921. Le tombe di Teresa Cristina e di Pietro II sono oggi visibili nel Duomo di Petrópolis. Grazie al grande affettò che le tributò il popolo, sono sorte negli anni ben quattro città dedicate alla Madre dei Brasiliani: Teresópolis, Cristina, Imperatriz e Teresina.


Città di Imperatriz, Brasile

Città di Teresina, Brasile
Teresópolis, Brasile, in un dipinto ottocentesco
Città di Cristina, Brasile
Città:

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