Il Golfo di Gaeta un cratere vulcanico?

Il CRATERE DEL GOLFO DI GAETA

Così Pasquale Mattej chiama quello che fu il Sinus Formianus, in una sua descrizione pubblicata sul Poliorama Pittoresco e in un suo manoscritto pervenutoci e conservato all’Archivio Storico di Formia.

Ecco le frasi che, precisamente , uso’ il nostro concittadino:

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“Lo straniero che trae alla volta della bella Partenope, allorché giunge ai lidi amenissimi del pittoresco cratere del Golfo di Gaeta, non può non passare oltre senza soggiornare nella deliziosa contrada di Mola di Gaeta.
È questo il luogo stesso ove una volta si ergeva maestosa l’antichissima città di Formia”
( Poliorama Pittoresco, a. I, n. 41 – 1836)

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” Formia che si risvegliava con tanta energia dal letargo di lunghi secoli, ora per proprio impulso essa va procedendo a passi grandiosi a vieppiu’ meritare la giusta fama di cui gode, di essere la più bella e deliziosa città del Napoletano cratere “
(Lettera del 15 maggio 1875 del Barone Pasquale Matteis relativa alla necessità di rettificare la Via Tullia)

La foto di Fausto Forcina, in effetti, fa pensare ad un enorme caldera di un vulcano che può aver modellato il Sinus Formianus.

di Raffaele Capolino

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