#Formia l’incontro tra Cesare e Cicerone

L’ INCONTRO E IL COLLOQUIO TRA CESARE E CICERONE A FORMIA Narrato dallo stesso Oratore

Avvenne 2068 anni fa, esattamente negli ultimi giorni di marzo del 49 a. C.

Nella lettera ( IX, 18), scritta nel Formiano il 28 marzo del 49 a. C. e diretta ad Attico, Cicerone riporta i passaggi più importanti, se non addirittura le stesse frasi dette in questo suo incontro con l’uomo più potente al mondo allora conosciuto.

Cicerone, come tutti i senatori e su consiglio di Pompeo, aveva da tempo lasciato Roma e si era ritirato con i suoi familiari a Formia, dove rimase per diversi mesi.

Giulio Cesare, arrivato a Roma dopo aver sottomesso i Galli e i Britanni, aveva invano cercato di inseguire Pompeo che a Brindisi si era già imbarcato per Durazzo.

Al ritorno da Brindisi, Cesare pensò di recarsi a casa di Cicerone, a Formia, con l’intenzione di convincerlo a stare dalla sua parte e a seguirlo a Roma.

Queste le parti più interessanti del colloquio.

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Cesare : Vieni dunque e svolgi la tua opera in favore della pace.

Cicerone : A mio arbitrio?

Cesare : Dovrei forse imbeccarti io?

Cicerone : Ebbene, metterò in chiaro che vanno contro il parere del Senato l’azione offensiva verso la Spagna ed il trasferimento di truppe in Grecia. Avrò di che gemere copiosamente sulla vicenda di Pompeo.

Cesare ( abbastanza urtato) : Non voglio che si dica ciò.

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Cesare capi’ che Cicerone era risoluto a rimanere dalla parte di Pompeo per cui terminò il colloquio invitandolo, però, a pensarci bene. Fu così che si lasciarono.

Cicerone, successivamente, si imbarco’ anch’egli per Durazzo e si congiunse con le forze militari di Pompeo che venne sconfitto da Cesare nella battaglia di Farsalo avvenuta il 9 agosto del 48 a. C..

Si narra che dopo la battaglia, Cicerone vagasse frastornato nel porto di Durazzo tra i soldati di Cesare. Quest’ultimo lo vide, lo chiamò e gli fece capire che lo aveva già perdonato.

Pompeo riuscì a salvarsi e a raggiungere Alessandria d’Egitto dove trovò la morte su ordine di Tolomeo, fratello di Cleopatra.

Questo incontro a Formia tra Giulio Cesare e Marco Tullio Cicerone e’ ben conosciuto da tutti quelli che amano la storia.

Ma solo a noi di Formia, la storia ha concesso di poter raccontare, con orgoglio, questi episodi a chi non li conosce.

Raffaele Capolino

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