Gli zar di tutte le Russie a Formia

Nel 1846 l’ appena diciottenne Costantino soggiornò a Palermo con il padre lo Zar Nicola e la consorte Alessandra, accompagnati da sua sorella la granduchessa Olga e dallo Zio Alberto. La ragione di questo primo soggiorno durato più di quaranta giorni era quello di curare la salute della Zarina Alessandra che soffriva si pensa di Tubercolosi.  Costantino non arrivò però con il resto della famiglia imperiale. Fu l’unico infatti a raggiungerli in un secondo momento.

Partì questi da Roma il 18 marzo del 1846. IL Re Ferdinando II diede disposizioni affinché ci potesse essere un degno e caloroso benvenuto nel primo suo paese passata la frontiera ossia Mola e Castellone.

Grandi i preparativi per accogliere un personaggio così illustre. Il governatore di Gaeta inviò la sua banda musicale. Ben 490 militari, il VII reggimento di linea – 1 Battaglione,  furono schierati in città per il benvenuto ufficiale. Per farli dormire il Comune dovette provvedere alla “paglia di giacitura”. Furono fatti cioè dormire sulla paglia all’interno degli stalloni reali.

Raggiunta Napoli Costantino proseguì per Palermo ove raggiunse la famiglia.

Nel 1852 Costantino Granduca di Russia, fratello dello Zar Nicola, volle ritornare in Italia per soggiornare di nuovo a Palermo. Questa volta con sua moglie Alessandra ed il figlio Nicola. Soggiornarono a Villa di Serradifalco all’olivuzza, divenuta di propietà Florio, dove già potette soggiornare circa 14 anni circa con la sua famiglia.

Anche questa volta Formia fu incaricata di accogliere ufficialmente i Principi Russi. Furono inviati 170 miliari a Formia ed il sopraintendente per ordine del Re ordinò di imbiancare tutte le case che affacciavano sull’Appia. Si compirono addirittura lavori straordinari per restaurare la facciata del palazzo Comunale. Il Sindaco di Mola e Castellone Vincenzo Forcina che dovette incaricarsi di “viveri, foraggi, alloggi e facilitazioni al traffico” fece poi elenco degli interventi  necessari per farsi rimborsare dalle autorità provinciali le spese sostenute. L’elenco degli interventi ammontavano a circa 464 ducati. Peccato non aver un racconto del passaggio a Formia di questi illustri personaggi.

 

La Villa a Palermo che ospitò gli ZAR

In questo secondo viaggio il granduca Costantino mise a dura prova la pazienza delle massime autorità palermitane. Per fai si di esaudire ogni sua richiesta il Re aveva messo a suo seguito il luogotenente generale Principe Ruffo di Castelcicala.  Il luogotenente Cicala altri non era che il nipote di Dorotea Ligni, figlia del Duca di Marzano Domenico e sorellastra di Carlo, Principe di Caposele.  

L’Arciduca Costantino viaggiava con dei minacciosissimi mastini ed arrivati a Palermo chiese addirittura di avere con se un Orso. Infliggeva ai suoi servitori pene corporali terribili, che in un caso ne causarono addirittura la morte. Verso il re delle Due Sicilie si rivelava irriverente.   La Sua partenza fu una liberazione per tutte le autorità.

di Daniele E. Iadicicco

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