I D’Urso: dall’esattore Antonio all’onorevole Tony

di Daniele Elpidio Iadicicco

La famiglia D’Urso è presente nel Golfo di Gaeta perlomeno dal XIV° secolo. Angelo d’Urso, legato di Re Ladislao I, fu Giudice della citta di Gaeta e castellano di sant’Elmo. La famiglia fu nobile patrizia di Gaeta. Dopo Re Ladislao, tornati al potere i Caetani a fine secolo troviamo un Renzo D’Urso feudatario di Maranola.

I D’Urso da allora legarono la loro storia a quella di Maranola, città in cui espressero parroci e Sindaci. Il ramo che oggi vogliamo prendere in esame è quello venutosi a generare da Antonio D’Urso. Questi nacque a Maranola nel 1754 (circa).  Antonio crescendo sposa Maddalena Praiola (Prajola). Da questa unione nascono diversi figli, tra cui: Maria Giuseppa, Angelo Orazio , Pasquale , Colomba e Francesco (nato a Maranola il primo luglio del 1811).

La morte nel 1819 di Antonio D’Urso

L’8 di maggio del 1819 Antonio muore, aveva 65 anni era già rimasto vedovo di Maddalena (1). Il suo corpo viene seppellito nella chiesa di Santa Maria dei martiri. Questa ultima informazione ci suggerisce che era un confratello della Congregazione della Santissima Vergine del Carmine (2). L’unico Antonio D’Urso risultante nei registri è tra il 1795 ed il 1808 citato come esattore della Confraternità (3).

Nel 1835 uno dei suoi ultimi figli, Francesco, si sposa. La sposa si chiama Vittoria, nata nel 1813 da Angelo Forte e Teresa Filosa. Appena due anni dopo, ed esattamente il 2 di maggio del 1837 nasce dalla coppia Michelangelo D’Urso. Francesco a quel tempo viene censito come “proprietario”. Aveva compiuto 27 anni.   Il tempo passa ed anche Michelangelo cresce ed è pronto a mettere su famiglia. È il 1854 quando sposa a Maranola Giustina, nata a Maranola il 29 agosto del 1833 da Giuseppe Cipollare (!) e Giuseppa de Meo.   La coppia ha diversi figli, tra cui Giustina (nel 1855), Antonio ( nel 1859) ed Angelo nel 1869.

Quest’ultimo come in uso a quel tempo e seguendo il destino di tantissimi concittadini emigra ad inizio 900 in Francia e più precisamente a Marsiglia dove nel 1908, rinnovando il nonno materno, nasce Giuseppe D’Urso.  La famiglia decide però di ritornare a Maranola. Giuseppe cresce e sposa la figlia di un’altra coppia ritornata da Marsiglia, Rosmina Tommasino del 1906, figlia di Luigi e di Maria Treglia.

Giuseppe, come molti a quel tempo, passò gli anni della seconda guerra cercando riparo tra gli aurunci. Aiutò in quel frangente due famiglie ebree per cui lavorava tra cui quella degli Ascarelli. Una delle più conosciute famiglie ebree di Napoli, fondatori del Calcio Napoli, donarono l’immobile ove ora ha sede la Sinagoga centrale cittadina. Per questi suoi atti ritenuti eroici si sta istruendo il giudizio per accettarlo nel “giardino dei giusti di Gerusalemme”.

L’Onorevole Tony D’Urso

Maranola Marsiglia, e ritorno, ed ancora questa famiglia doveva trovare pace. Molti dei figli di quella coppia emigrarono a loro volta a New York dove ancora risiedono. I figli di Giuseppe e Rosmina furono:  Mario, Michele, Angelo, Emilia, Pasqualina e Antonio. Quest’ultimo Tony D’Urso ha inseguito una brillante carriera in ambito politico riuscendo ad essere eletto per tre volte Deputato del Parlamento di New York. Precedentemente era stato nominato filantropo dell’anno negli Stati Uniti per le molteplici attività umanitarie compiute tra Stati Uniti e nei paesi del terzo mondo.

  1. Si ringrazia per la collaborazione Giacinto Mastrogiovanni
  2. Storia della Congregazione Santissima Vergine del Carmine di F. Sparagna 2015 D’Arco Edizioni
  3. Dato il nome comune e non avendo ulteriori punti di riferimento non possiamo stabilire con certezza che si tratta della stessa persona.
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