di Daniele Elpidio Iadicicco
๐๐ง๐ ๐ฉ๐ข๐๐๐จ๐ฅ๐ ๐ฌ๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐ ๐๐ก๐ ๐๐ข ๐ซ๐๐๐๐จ๐ง๐ญ๐ ๐๐๐ ๐ฅ๐ข ๐ฌ๐ฉ๐จ๐ฌ๐ญ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ข ๐๐๐ ๐ฅ๐ข ๐จ๐ซ๐ ๐๐ง๐ข ๐ญ๐ซ๐ ๐๐ซ๐ข๐ฏ๐ข๐จ, ๐๐๐ซ๐๐ง๐จ๐ฅ๐, ๐๐๐ฌ๐ญ๐๐ฅ๐ฅ๐จ๐ง๐จ๐ซ๐๐ญ๐จ ๐ ๐๐๐๐ญ๐.
1818 #Castellonorato. Lโeconomo curato di Castellonorato fa richiesta al Sottintendente Capece Minutolo di intervenire sullโorgano a canne della Chiesa di Santa Caterina. Una richiesta semplice di manutenzione che ci da la possibilitร di conoscere la storia di molti altri organi che allietavano le Sante messe nei secoli addietro.Il curato spiega che nella Chiesa di Sant’Andrea di #Trivio vi รจ un organo โinservibileโ cioรจ ormai fuori uso. Fa richiesta di potersi servire di tale organo di fatto per usarne โpezzi di ricambioโ. Nella Chiesa di Santa Caterina a #Castellonorato lโantico organo ha ben quattro canne fuori uso. Tra cui quelle del basso e contrabbasso. Con le canne dellโorgano di Trivio si potrebbe facilmente dunque poter sistemare quello di Castellonorato.Lโorgano era stato portato a Trivio dai padri conventuali di #Maranola. Questi ultimi a loro volta se ne erano disfatti perchรจ avevano ricevuto in dotazione il vecchio organo dalla Chiesa di San Francesco a #Gaeta.Insomma un traffico di organi tra Chiese che vedeva il recupero di vecchie dotazioni da una Chiesa (piรน grande) ad una Parrocchia sempre piรน piccola.I parrocchiani di Castellonorato dovettero evidentemente aspettare ancora. Il Sopraintendente di Gaeta non boccia ma rimanda qualsiasi decisione chiedendo di leggere gli atti precedenti che avevano portato a questi spostamenti e soprattutto attende di avere una dichiarazione del curato di Trivio che gli confermi lo stato โinservibileโ del suo organo.Fatto sta che in qualche modo lโorgano fu comunque restaurato perchรฉ fu in attivitร sino alle soglie della seconda guerra mondiale, come ci hanno confermato fonti locali. Ci racconta Giovanna De Meo di Castellonorato che lโorgano doveva essere su un baldacchino subito sopra il portone principale della Chiesa. Ha servito dunque la Chiesa perlomeno per un secolo e mezzo prima di finire sotto le macerie come tutto il resto del borgo di Castellonorato, che da allora aspetta per una sua rinascita.
In foto l’organo della SS Annunziata di Gaeta
I documenti originali sono stati rinvenuti presso l’Archivio di Stato da Daniele Iadicicco e Raffaele Capolino