Il brigante Turzo (D’Urso)deve morire

Triste storia di un giovane contadino di Itri, di origini maranolesi, morto a #Fondi

Le storie e le vicende legate all’unità d’Italia non finiscono mai di venire fuori. Gli archivi e i documenti dell’epoca sono li da sempre eppure in pochi hanno voluto leggerli ne approfondirli.

Oggi racconto una storia semplice. Piccola piccola. La grande storia è fatta di tante piccole storie del resto.

E’ il 15 dicembre del 1861. L’Unità d’Italia è stata proclamata da pochi mesi, Gaeta è ancora fumante per le decine di migliaia di bombe che le sono piovute in testa e nelle campagne il popolo è ancora in tumulto. Una protesta derubricata come brigantaggio che sarebbe andata avanti per quasi dieci anni.

E’ il 15 dicembre del 1861. Il maggiore Donnetti dell’esercito italiano procede con la fucilazione di un “”criminale””. I processi, anche quelli veloci e sommari sono un lusso, molti vengono presi, giudicati e fucilati nello stesso tempo. Ma chi è il nostro criminale, che ha fatto per meritare la pena di morte all’istante? Domenico Antonio Turzo ( D’Urso ). Il povero Domenico era di Itri, veniva da una famiglia di semplici contadini ed aveva solo ventotto anni. Il papà Giuseppe (nato a Maranola nel 1811) e la mamma Maria Giuseppa Agresti (nata a Itri nel 1814), entrambi contadini ed entrambi in carcere. Catturati per gli stessi motivi forse. Chissà la pena del povero Domenico nel sapere i genitori in carcere. Chissà quanto si sarà dato da fare per loro. Chi non lo farebbe? Domenico è arrestato e poi ucciso a 28 anni, non per particolari crimini. Ma solo per aver fatto la spia ai briganti. Spia dei Briganti. Morire a 28 anni perché spia dei briganti. Siamo in contrada “Monte Nuovo” a Fondi, la pena capitale eseguita sul posto.

Nessun appello, nessun particolare ricordo di lui. E’ il 15 dicembre del 1861.

Daniele Elpidio Iadicicco

in copertina: Immagine di repertorio non riferita ai fatti! Sotto: Atto di morte di Domenico Antonio Turzo (D’Urso)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *