Delitti, furti e violenze nel Golfo dell’800

Quando qualcuno pensa al passato, alla nostra storia tornano sempre alla mente bei ricordi. La famiglia, i nonni, odori e profumi allietano ricordi altrimenti dimenticati. Ed ecco che si torna alle classiche soluzioni di giudizio popolare del “si stava meglio prima” o all’intramontabile “ai miei tempi era diverso”.

Il tempo passato ed i suoi protagonisti sono in definitiva sempre migliori. E così pensando al secolo diciannovesimo, l’800, possiamo immaginare il nostro golfo di Gaeta ancora rurale e spensierato, privo di stress, di tragedie e di grandi veleni che sopratutto oggi attanagliano la società digitale.

E’ evidente che sono visioni illusorie. Frugando nell’archivio della corte di Assise del tribunale di Cassino la fotografia delle nostre città è impietosa.

In meno di venticinque anni a Formia, dal 1874 al 1898 si sono registrati sette tra omicidi e tentati omicidi. Ancor peggio va a Gaeta. 12 omicidi registrati nelle ultime decadi dell’800. E così continuando per Minturno, Itri con furti, grassazioni, percosse sino a violenze e abusi fisici. Maglia nera per Itri che nonostante l’esiguo numero di abitanti colleziona una lunga sfilza di gravi reati .

Una società inaspettatamente più violenta della nostra. Evidentemente la comunicazione capillare delle notizie ci fa avvertire una violenza della società che pur esistendo è comunque evidentemente meno presente rispetto a 150 anni fa.

Di seguito l’elenco dei reati divisi per città. Si fa notare che si tratta di imputati, non siamo in grado di dire se condannati o meno, ma rispetto ai reati possiamo farci un’idea di ciò che accadeva e magari riscoprire fatti delittuosi accaduti ai nostri avi.

Daniele Elpidio Iadicicco

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