Rei di Stato esiliati a Marsiglia

Mandati in esilio da Gaeta, Castellone e Itri a Marsiglia al ritorno dei Borbone sul trono, dopo la prima invasione francese…

Ecco l’elenco dei 9 condannati dal Golfo di Gaeta all’esilio dal Regno di Napoli nel 1800. Per alcuni la pena è temporanea, per altri è a vita.

Fatto sta che l’elenco comprende minuziose descrizioni fisiche e rapporti parentali. Non sono risparmiati nobili e canonici la cui destinazione finale, per gli esiliati a vita, sarà Marsiglia da dove non potranno più tornare. Molto probabilmente, vista la restaurazione borbonica del 1800, i condannati saranno stati accusati di collaborazionismo a vario titolo, con i francesi. Purtroppo non è dato sapere la motivazione per le loro pene, il libro è una semplice elencazioni di nomi e descrizioni. Ma data la classe sociale di molti, dobbiamo pensare ad un esilio di carattere politico. Lo conferma viene dal capitolo in cui si condanna Don Innocenzo De Bellis di Itri dal Visitatore Monsignor Ludovico Ludovici, Vescovo di Policastro, Delegato dal Re a visitare le province per scovare chi aveva aiutato i francesi nella loro invasione.

Daniele Iadicicco

L’elenco è tratto da “Filiazioni de’ Rei di Stato – Condannati dalla Suprema Giunta di Stato”. Dalla Stamperia Reale, Napoli – 1800

Filiazioni di coloro, che, condannati dalla Suprema Giunta di Stato, sono stati asportati in Marsiglia sotto pena della morte nel caso, che ritornassero nei Reali Domini senza il Real Permesso.

Gaetano d’Ischia figlio di Ignazio e di Anna Minutolo della città di Gaeta, di anni 24, di professione Pittore, di statura 5 piedi, e 4 pulgate, corporatura snella, faccia lunga e bianca, e tutta tarlata dal vajolo, barba rossa e giusta, capelli, occhi e cigli biondi;

Giovanni Bausan di Gaeta, figlio del fu Giuseppe, d’anni 42. statura piedi 4, pulgate I.. e linee2., capello biondo e grigio, fronte giusto, ciglio biondo, naso, e faccia un po’ lunga, occhio pardo, barba alquanto folta con una piccola cicatrice nel fronte alla parte destra, e poco tarlato sul naso;

Nicola Zaffarano, della città di gaeta, figlio del qu. Paolo Antonio, e Maria Antonia Catanzaro, di statura 5 piedi, ed una pulgata, snello di corporatura, faccia tonda, ed alquanto bruna, barba folta, e negra, capelli, occhi, e cigli neri, naso alquanto puntuto;

Rei di Stato, finora condannati dalla Visita Generale delle Terre di lavoro che sono stati già esiliati, ed esportati da’Reali Domini, colle rispettive filiazioni

Francesco Trotta, di Gaeta, condannato ad anni 4, continui di esportazione fuori i Reali Domini, egli è dell’età di anni 62 circa, misura piedi 5 e pulgate 3 e mezza, capello e ciglia castano scuro, occhi castani, faccia lunga, naso grosso, con due piccoli nei uno nella parte sinistra e l altro nella parte destra superiore del collo;

Don Giovanni Battista Lanna, di Castellone di Gaea, figlio di Domenico, condannato per anni 12 continui all’esportazione fuori dai Reali Domini, egli è dell’età di anni 23, statura piedi 5 e pulgate 5, capelli e ciglia neri, occhio castano, faccia giusta, con due cicatrici una sulla parte sinistra del mento, e l’altra sull’estremità dritta della fronte, naso piccolo, ed incavato nel suo principio;

Canonico D.Giuseppe Tanniti della città di Gaeta, condannato all’esportazione dai Reali Domini vita sua durante, egli è figlio del qu. Andrea, dell’età di 35 anni, statura piedi 5 e pulgate 4, capello e ciglio castano, occhi cervini, faccia piccola e bianca, naso piccolo e pututo, con un vajolo nella parte sinistra del medesimo, ed un piccolo neo nella tempia destra, con cicatrici sulla fronte, nela gola ed altra sotto l’orecchio sinistro;

Marta Maria Pasciutti, del Borgo di gaeta, condannata al anni 3 continui all’esportazione fuori dai Reali Domini, ella è dell’età di anni 60, statura piedi 4, capelli canuti, occhi e ciglia castano, faccia piccola e bianca, naso filato, con una cicatrice sul ciglio destro, ed un neo sulla parte destra della fronte, ed un altro neo sul mento;

Nicola Rosato del borgo di gaeta, figlio del qu. Montano, condannato ad anni 7 continui ad esportazione fuori dai Reali Domini, egli è dell’età di anni 33 cirtca, statura piedi 4 e mezzo, capelli e ciglia castano scuro, faccia regolare, fronte grande, con quattro cicatrici, occhi castani, svano di pelo in barba, naso giusto, con cicatrice, sul grosso della palma della mano destra.

Nota de’ Rei di Stato esiliati dai Reali Domini, condannati dalla Delegazione del Visitatore Monsignor Ludovici, colle rispettive filiazioni, prese di Real Ordine dal Fiscale di Montefusco

D. Innocenzo De Bellis, d’Itri in Terra di Lavoro, dimorante in Cervinara, figlio del fu Bernardo, e D. Rosa Varlengia, è dell’età di anni 33 circa, statura alta, corporatura robusta, capelli ciglia e barba neri, occhio inclinante al bianco, faccia ritonda, e piena, volto bianco, e colorito.

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