Siamo nel 1808 e Napoleone Bonaparte designato suo fratello Giuseppe a Re di Spagna promosse il cognato Gioacchino Murat a #Re di #Napoli. Erano i primi di settembre e ristabilitosi da una malattia che ne ritardò la partenza da Parigi finalmente il nuovo Re Murat si apprestò a prendere possesso dei territori che lo vedevano nuovo Re.
Il primo arrivo nel Regno, come di consueto avvenne a #Portella (#MonteSanBiagio). Il Re fu accolto dai generali Reyner e Valentin e dal signor Parisi, intendente della provincia di Terra di Lavoro e da quasi tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. Murat proseguì il suo viaggio facendo sosta a #Fondi. La città, scrive il suo partigiano biografo lo accolse con entusiasmo ed “universale letizia…con sentimenti di amore di fedeltà e di gioia”. In cattedrale assistette al Te Deum per poi rimettersi in viaggio sino a #Formia. Fu proprio a #Castellone che Giacchino Murat passò la sua prima notte da Re di Napoli. Il giorno seguente di mattino presto si recò in visita via mare a #Gaeta tra gli spari a salve delle lance militari. Salutate autorià civiche ed acclesiastiche il Re passò in rivista i soldati della guarnigione. A sera il re si imbarcò nuovamente per sbarcare a #Mola. Qui fu organizzato per lo sbarco un simpatico corridoio di barche che legate assieme ed “ornato con molta decenza” crearono un corridoio per far sbarcare il Re.
Alle nove e mezza Sua Maestà partì da Mola per raggiungere via terra Napoli.
Daniele E. Iadicicco
Il virgolettato è tratto da “Vita di Gioacchino Murat” di Fanelli – 1821