Storiedifamiglia : i Perpetua di Maranola

La famiglia Perpetua è presente a Maranola perlomeno dal XVII° secolo. La prima famiglia ad essere censita è quella di Giuseppe Perpetua e di sua moglie Giovannella De Meo che nel 1657 è l’unica famiglia a dimorare a Maranola, precisamente in località “Campovotrece”. Da questa coppia nacquero Giovanni, Alessandro e Francesco Perpetua.

Prima del 600 non si hanno tracce, sino ad oggi, di membri di questa famiglia presenti a Formia. I Perpetua sono invece molto diffusi in Molise, specialmente ad Isernia, da dove si pensa che siano venuti anche i membri della famiglia di Maranola.

Stemma dei Perpetua censito nell’Archivio di Stato di Napoli, rinvenuto dall’Avv. Nicola Pesacane.

I componenti di Casa Perpetua furono di condizione molto agiata, tanto da essere sempre censiti come appartenenti alla classe “civile”, molti appellati con titolo di Magnifici, ricoprirono da sempre ruoli di primaria importanza per la vita politica ed ecclesiastica di Maranola e di Mola.

Nel 1705, lo Stato delle Anime di Maranola, conservato presso l’archivio della Parrocchia di San Luca, censisce tre famiglie.  Quelle di Nicola, Donato e Francesco Perpetua. La cosa particolare è che i tre sposarono tutti donne della famiglia Porcellati. Di condizione simile, i Porcellati appartenevano alla classe delle famiglie che “vivevano del loro”, oggi diremmo vivevano di rendita. La famiglia si imparentò anche con altre importanti famiglie, come i Pecorini ed i Buongiovanni di Gaeta.

Nicola Perpetua sposò Margherita Porcellati (da cui nacquero Agata, Michele ed Erasmo), Donato Pepetua sposò Agata Porcellati ( da cui Antonia e Luca), Francesco Perpetua sposò Petronilla Porcellati ( i cui figli furono Don Tommaso, Anna, Don Giuseppe, Andrea, Teresa e Giuseppe).

Il Reverendo D. Giuseppe Perpetua fu Primocereo dell’insigne Collegiata di S. Luca di Maranola, come pure un Don Gaetano Perpetua fu parroco della Chiesa di San Lorenzo a Mola , dal 1879 al 1804.  

La famiglia espresse a Maranola anche un Sindaco, si tratta di Pasquale Perpetua, primo cittadino dal 1806 al  1807.

La famiglia, almeno nel suo ramo più significativo, trasferì la propria residenza a Mola con Rocco Perpetua, sposato di nuovo con una Porcellati: Teresa. Loro figlio Giovan Battista, sposato con Antonia Venditti, risulta essere tra gli uomini più ricchi dell’epoca con quasi 500 once l’anno di reddito. Non da meno i fratelli: il succitato Reverendo D. Giuseppe, che espandeva i suoi interessi anche su Gaeta.  Suo nipote, il Magnifico Rocco Perpetua fu priore della Congrega del Carmine nel 1782. Altro fratello di Rocco, Andrea Perpetua, con un patrimonio di 200 once l’anno, sposò Nicolina Pontone, di Gaeta, dove pure suo figlio Giovanni, espanse i suoi interessi.  Rocco non fu l’unico membro della Congrega del Carmine di Maranola: basti pensare che nella lista dei priori, stilata da Fernando Sparagna nel suo “Storia della congregazione, Santissima Vergine del Carmine” del 2015, tra i primi sette priori (a partire dal 1778) cinque sono della famiglia Perpetua. Francesco ( priore nel 1780-81-82), il già citato Rocco ( priore nel 1782) e Giovanni ( priore nel 1787 e nel 1791). Il rapporto iniziale con la Congrega è presto spiegato, il Palazzo alle spalle di Santa Maria dei Martiri, sede della Congrega, era di proprietà della famiglia Perpetua. Fonti orali testimoniano che dal palazzo alla Chiesa vi era, sino al secolo scorso, una porta privata di accesso. Andandosi a estinguere la famiglia, le ultime due donne di casa Perpetua sposarono due membri di altre famiglie, tra cui uno Sparagna, che difatti ereditò parte del Palazzo (diviso a metà) alle spalle della Chiesa. L’ingresso del Palazzo, oggi Sparagna, è decorato nel portone con un giglio.  

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