Gaeta ed i due Caboto

di Daniele Elpidio Iadicicco

Per chi come me ha affrontato un percorso di studi di tipo economico / aziendale sentir parlare di nautica, motori, coperte e macchine è come sentir parlare un’altra lingua. Ma dove ti sembra star parlando con degli alieni è quanto senti dire più e più volte e da attori diversi, dai professori, ai dirigenti ma anche dagli alunni che ci si affaccia in mondo in cui il problema è l’eccessiva offerta di lavoro, allora ti accorgi che vuole dire un campo di eccellenza. Un settore lavorativo florido, fatto di grandissime professionalità e che va avanti da secoli. In un mondo in cui file interminabili di ragionieri non hanno idea di che strada prendere o praterie di giovani avvocati che arrancano per trovare il loro spazio giovani Ufficiali di coperta ed Ufficiali di macchina vengono “sfornati” da Gaeta contesi in Italia come pure all’estero.

Non si tratta del paese dei balocchi. Si tratta di saper formare dei ragazzi in un settore, come detto, ad alta incidenza tecnologica e professionale. Gaeta in questo ha trovato un equilibrio straordinario.

Il primo passo è l’Istituto nautico Giovanni Caboto. Questo, guidato dalla preside Maria Rosa Valente, è stato in grado non sono di stare la passo con i tempi, non solo di innovarsi ma di trasformare una “scuola” tutto sommato di grande tradizione in un Istituto in cui al centro c’è “l’esperienza formativa”. Laboratori di ultimissima generazione, molto spesso unici in Italia, arricchiscono il percorso di chi si troverà un domani a solcare i mari del mondo con una solida esperienza formativa alle spalle. Ed ecco che simulatori di guida in plancia, come laboratori 3d di sala macchina piuttosto che planetari accompagnano i ragazzi nella loro crescita stimolandoli nel campo dell’apprendimento.

In tutto questo l’Istituto, soprattutto grazie alle capacità della sua dirigente, è divenuto un centro cittadino di riferimento a livello culturale. Presentazioni, scrittori, associazioni e progetti sociali trovano accoglienza nell’aula magna dell’istituto dando vita ad uno scambio sinergico con la città.

A questo punto i ragazzi, usciti fuori da questo bel percorso formativo possono già imbarcarsi. Le compagnie di navigazione attingono direttamente dalla scuola, le offerte non mancano. Se si riesce a resistere a queste allettanti sirene ecco che la filiera formativa gaetana offre la possibilità di accedere ai Corsi professionalizzanti dell’ITS Academy Fondazione Giovanni Caboto. Presidente della fondazione è l’armatore Cesare D’Amico che ha regalato alla città questa opportunità al contempo creandosi un vivaio di futuri Ufficiali da cui attingere per le sue compagnie. Il Direttore Clemente Borrelli ci spiega: “I ragazzi arrivano da tutta Italia e frequentano quest’Accademia che gli permette di affinare e potenziare le proprie conoscenze e capacità”.

Il percorso formativo, supportato dalla Regione Lazio è di fatto gratuito e fa risparmiare anzi tempo e molti investimenti ai candidati che avrebbero dovuto acquisire i brevetti necessari a divenire Ufficiali privatamente con costi molto onerosi. Non finisce qui. Oltre a dotarsi di altri laboratori di simulazione di coperta e di macchina, l’Accademia provvede agli imbarchi necessari per il training. Imbarchi che non solo contribuiscono alla formazione ma sono anche retribuiti.

Insomma questi ragazzi, presi per mano a 14 anni, vengono accompagnati sino al conseguimento della qualifica di Ufficiali. Figure che ci invidiano in tutto il Mondo e che dunque sono anche ben retribuite.

I due Istituti tra l’altro hanno istituto anche percorsi alternativi, al di fuori dell’ambito marittimo, offrendo dei corsi di logistica, ad esempio, settore in mega espansione ha bisogno di skills e conoscenze specifiche al momento molto richieste.   Complimenti a chi lavora per offrire queste possibilità ed ai suoi dirigenti che hanno intelligentemente saputo collaborare per una crescita costante e proficua, soprattutto per i ragazzi.

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