L’allineamento perfetto a Nord della Porta Aurea di Castellonorato con il tempio di Giano

Grazie al lavoro encomiabile dello storico locale, ed amico, Raffaele Capolino in molti hanno conosciuto un gioiello archeologico cittadino altrimenti conosciuto da pochissimi, oltre che dagli abitanti di Castellonorato: la porta Aurea.

Una porta che si apre su un muro megalitico perfettamente conservato di epoca preromana. Questo arco è citato in una pergamena del 1076 nel Codex Diplomaticus Cajetanus custodito a Montecassino : “…. de parte de palombari…. parietem qui dicitura porta auria.”.

Ma cos’è davvero questa porta? Una porta utile a salire al terrazzamento superiore? Aura perché quando colpita dalla luce brilla al sole? Le spiegazioni che in qualche visita mi sono state fornite sull’eventuale utilizzo dell’arco e sull’origine del nome non mi hanno mai convinto a pieno.

E così approfondendo in qualche testo il culto del dio Giano, per altri studi, qualche tassello si è iniziato a comporre da se. Il Dio Giano, da sempre rappresentante di due facce. Un inizio ed una fine. Un ingresso ed una uscita. Una partenza ed un arrivo, ha sempre costituito un elemento fortemente simbolico. In molte città venivano costruite a Nord delle porte di accesso che avevano una funzione più che altro energetica. Simbolica. Spirituale (solo a volte anche una funzione carrabile). Un portale dal quale la città potesse iniziare il suo percorso, dalla quale iniziare una impresa e dalla quale catalizzare le energie positive. Scrive Roberto Zamparini ” … poiché Ianus è il custode della porta (ianua) in molte città fondate secondo il rito detto da loro “etrusco”, la porta a Nord per questo era spesso chiamata porta aurea. Aurea perché è da lì che entra nello Spazio Sacro, il templum, l’energia aurea, l’energia d’oro.”

Lette queste parole non una lampadina ma un faro mi si è accesso. E se la Porta Aurea di Castellonorato fosse stata posta a Nord della piccola città che si costruì Mamurra? E se visto il tempio di Giano presso la Villa di Mamurra fosse stata costruita la relativa porta, sempre legata allo stesso Dio? Ed infatti in un attimo tutto si è composto. Come si vede dalla ricostruzione in seguito, la Porta Aurea di Castellonorato si trova perfettamente in asse a Nord del Tempio di Giano.

La Villa di Mamurra da molti era intesa come una piccola città. Ed è evidente che a confine della stessa fosse stata costruita questa porta come completamento del culto del Dio Giano. Anche perché aprendosi a Nord, verso le montagne di certo non poteva avere una funzione
perdonabile ne carrabile.

Ancora conferme, a questa mia ipotesi, si trovano su “Romanoimpero.com” quanto si parla di “Porta Aurea. Lo stesso titolo che distinguono l’arco romano di Pola città dell’italianissima Istria e l’accesso principale attraverso le mura di terra a Costantinopoli.” Si ricorda ancora “a Roma un Tempio di Giano quirito presso cui era presente un Arco. Questo arco era il più antico e importante santuario di Giano, e la sua statua era collocata al centro del passaggio, che forse era un’antica porta cittadina.” .

Insomma come in tutto il mondo romano, una porta energetica e spirituale che faceva di Castellonorato l’accesso, solo ideale, alla città di Mamurra, perfettamente a Nord con il tempio di Giano.

Daniele Elpidio Iadicicco

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